giovedì 30 dicembre 2010

Arcobaleni.

Ti vorrei dire che io mi sento gli arcobaleni nella pancia quando sei con me
e che faccio anche a meno del cioccolato se non me lo offri.
Mi sento diamanti al posto delle pupille
e il sangue mi diventa frullato di fragole.
E avrei voglia di cantare forte,
di prendere il posto del sole per un giorno e farlo riposare
che tanto a risplendere ci penso io.
Di ballare e piangere cubetti di zucchero.

Oh, e le ferite al cuore non sono altro che solletico.

Mi sento come quella canzone di des'ree:

mercoledì 29 dicembre 2010

Come una torta.

Disegnami cuori sulla pancia
che il mio l'ho dimenticato in toilette per signore.
Disegnami strade di periferia al posto delle vene,
sparatorie a qualsiasi ora.
Continua, voglio ali al posto delle scapole
e corde di chitarra come costole.
Fammi gambe da bambina, piene di lividi sulle ginocchia,
stai tranquillo che un giorno ci starò in equilibrio su quei pattini.
Graffi rossi sulla schiena,
che qualcuno mi ha trattato male ma penso di averlo perdonato.
Fammi ciglia chilometriche, che tocchino il cielo perfavore.
E occhiaie da disperata,
da chi si è divertita non poco alla festa dell'altra sera.
Labbra rosso fuoco, che vorresti baciare sempre
e al posto delle vertebre disegnami stelle appuntite come spilli.
E fammi diventare selvaggia
che a me le regole non sono mai piaciute.
Saltiamo sul letto,
ma non ti ricordi com'era bello avere 17 anni
e pensare che il mondo potevi mangiartelo a fette come una torta?


martedì 28 dicembre 2010

Fin sotto alle scarpe.

Voglio graffi,
sguardi provocanti,
DRAMMI fin sotto le scarpe.
Occhiaie livide,
collante squarciate.
Costole in vista,
lividi sulle braccia
e trucco sbavato.
Puoi darmi tutto questo?
Butta in un cassetto le tue idee meravigliose
che oggi non ci servono!

lunedì 27 dicembre 2010

Bukowski e David Bowie.



Non ce la fanno
i belli muoiono tra le fiamme:
sonniferi, veleno per i topi, corda,
qualunque cosa........
si strappano le braccia,
si buttano dalla finestra,
si cavano gli occhi dalle orbite,
respingono l'amore
respingono l'odio
respingono, respingono.

non ce la fanno
i belli non resistono,
sono le farfalle
sono le colombe
sono i passeri,
che non ce la fanno.

una lunga fiammata
mentra i vecchi giocano a dama nel parco
una fiammata, una bella fiammata
mentre i vecchi giocano a dama nel parco
al sole

i belli si trovano nell'angolo di una stanza
accartocciati tra ragni e siringhe, nel silenzio,
e non sapremo mai perchè se ne sono andati,
erano tanto
belli.
non ce la fanno
i belli muoiono giovani
e lasciano i brutti alla loro brutta vita.
amabili e vivaci: vita e suicidio e morte
mentre i vecchi giocano a dama sotto il sole
nel parco.
C. Bukowski.

domenica 26 dicembre 2010

Dipinti-desideri.

C'è questa neve-poltiglia
che se vai fuori ti ballano anche le vertebre per il freddo.
Ho voglia di scrivere sui muri con le tempere,
di disegnare un sole che brilli tutto l'anno
e stelle cadenti per esprimere desideri di continuo.
Vieni, vieni a vedere con me il mio soffitto-costellazione,
ridiamo forte, tiriamoci pizzicotti, facciamoci il solletico.
Che tanto nessuno ci vede, che tanto la notte è non è fatta di regole.
Dormiamo solo due ore, voglio vedere tutte le sfumature delle tue occhiaie.
A me tanto non piacciono gli occhi belli e basta.
A me piacciono gli occhi tristi, tormentati, distrutti.
Mi ricordo quando ero piccola e mio padre mi portava in Olanda con la macchina...
desideravo avere occhi color alba, disarmanti.
Ma mi ritrovo occhi troppo grandi e ciglia chilometriche,
prendine una fra le dita,
non nascondermi il tuo desiderio.
Che io voglio sapere un pò tutto di te...



venerdì 24 dicembre 2010

Punk-rock.

Nonostante il tempo grigio
io vedevo un sacco di colori
e te li avrei detti tutti.
Rosso, verde, giallo, azzurro...
La bocca mi sapeva di cioccolato
e il mio cuore cantava punk-rock.
Mi mancavano le parole,
mi sono sempre mancate.
E cercavo di raccontarti un sacco di altre cose
per non farmi scoprire mentre sorridevo
e mi dicevo: "Sto bene.."

giovedì 23 dicembre 2010

3.40

Invece di dormire ieri
mi sono immersa dentro alle tue poesie
con la luce che dopo una certa ora traballava
e con lei anche i miei occhi.
Ma non ho smesso perchè mi faceva bene al cuore
e non mi sentivo sola come di solito la gente si sente alle 3.40 di mattina.
Alla fine di ogni poesia rimanevo qualche secondo a fissare il vuoto
e poi sorridevo e mi sistemavo come una bambina il pigiama che mi scopriva la schiena nuda.
Stamattina il libro me lo sono ritrovata fra le coperte
ma tu eri sulle mie labbra.

mercoledì 22 dicembre 2010

punta di piedi.

Le confidenze alle volte sono sporche
e la voglia di vivere aumenta guardando il cielo
e ballando stupidi balli di gruppo.
Che poi mi hanno capito bene in pochi
e lui era uno di quelli,
forse il primo... e me l'hanno portato via.
Io sono fragile e insicura e altri aggettivi che stanno in punta di piedi.
E qualche volta mi sbuccio ancora le ginocchia cercando di combattere i miei incubi,
mi mancano i giorni in cui si andava in giro in canottiera
i giorni in cui piangevo e lui mi diceva che sarebbe passato tutto buttando via l'ennesimo mozzicone di DIANA.

martedì 21 dicembre 2010

Occhi-miele.

P mi ha detto che i miei occhi si sono trasformati in miele sotto questa tinta di capelli nera.
E mi è tornata in mente quella canzone dei baustelle: "miele infinito per anima".
Sarà vero che gli occhi sono lo specchio dell'anima?
Perchè, alla fine, ci sono tanti tipi di occhi e di sguardi.
Quelli dove ti ci perdi,
quelli vuoti da far schifo,
quelli impauriti,
quelli sporchi,
quelli felici,
quelli malinconici di vite passate.
Io mi guardo allo specchio e vedo solo questi occhi grandi... e mi chiedo cosa pensa la gente di loro.
Come sono i miei occhi? Sono anonimi o qualcosa dicono?
Io non lo so, non riesco a capirli.
Forse P sbaglia, forse i miei occhi sono tutt'altro che miele.

domenica 19 dicembre 2010

Flash.

è c'erano solo flash delle macchine fotografiche a separarci.
Come fulmini durante un temporale
e il mio cuore ha fatto un paio di crack ma la musica era così alta
che nessuno si è accorto.
Solo flash e poi il buio.
Com'erano i miei occhi?
Avrei voluto riempirmi di cocktail fino a vomitare
ma ho preferito cantare a bassavoce.
E il suono della batteria mi sbriciolava le costole.
Mi sento così confusa.
Mi sono sentita così inutile,
spazzatura ricoperta di rossetto e mascara.
Servirò a qualcosa?
Servirò a qualcuno?
Non lo so,
c'era rock'n'roll a volume altissimo
e avrei voluto ballare tutta la notte.

venerdì 17 dicembre 2010

Canzone.

E io sono come quella canzone
e lui la canta con una voce così dolce che mi fa piangere.
è la mia canzone. Solo mia, nessuno me la porterà via.
Mi farà compagnia quando sentirò la tua mancanza,
quando il frigo sarà vuoto,
quando saranno le 4 di mattina e non ci sarà nessuno con cui parlare,
quando le ginocchia balleranno per il freddo
e anche per quando mi spaccheranno il cuore in due.


E io non so più cosa fare,
ma mi viene solo da ridere.

giovedì 16 dicembre 2010

Lettere d'amore nel frigo.

E queste notizie meravigliose arrivano all'improvviso
quando ormai le occhiaie toccano terra
e i mal di testa diventano routine...
Loro arrivano
e allora sembra ci sia una seconda possibilità.

L, io ci sarò
e tu mi farai sciogliere il cuore
come tuo solito.

lunedì 13 dicembre 2010

Tutto-niente.

Io ti credo.
E basta, te lo vorrei sussurrare all'orecchio mentre la notte è scura e io tremo di freddo sotto la calzamaglia.
è la prima volta che non voglio dare un nome ad un emozione.
Ci stai?
Noi siamo... e basta.
Possiamo essere tutto, niente, sporchi, sorridenti, stronzi, leggeri.
Possiamo davvero essere tutto quello che vuoi, ragazzo.
Ci stai?

giovedì 9 dicembre 2010

Pensiero.

Cucimi la bocca, non farmi più parlare.
Qualche volta parlo per non sentire il vuoto, la sensazione di star vivendo come un vagabondo.
E non riesco mai a farmi crescere le unghie.
E non riesco mai a vedermi bella.
E non riesco a tenere la stanza in ordine.
Non sono perfetta ma dimmi che mi accetterai anche così,
con il cuore spaccato e le mie sciarpe chilometriche.

Mi accetterai anche quando amerò più le canzoni che il genere umano?
Quando mi metterò la tua camicia e starò troppo tempo in bagno a prepararmi?
Spero di sì.
Ho bisogno di essere amata... penso.

martedì 7 dicembre 2010

Because the night.

Sono pronta per la festa,
per ballarti addosso tutta la notte.
Per leccarti le ferite con la lingua che sa di superalcolici
e il rossetto sbavato sulla tua  guancia.
C'è posto per me?
Te la senti di stare sveglio tutta la notte e poi all'alba vestirci di fretta per andare a fare colazione?
Occhiaie mai viste prima e i cuori che cantano canzoni d'amore a volume altissimo.
Oh, io mi sento come quella canzone di Patti Smith, quella che dice: " Avanti adesso prova a capire
Come mi sento sotto il tuo comando, Prendi la mia mano mentre il sole tramonta."

Dolce da far schifo.

domenica 5 dicembre 2010

Tremare.






















Il concetto è che sei come un sole per me.
Tu non mi fai tremare le ginocchia per il freddo,
caso mai per l'emozione

venerdì 3 dicembre 2010

Nel dubbio...

Nel dubbio balliamo con addosso solo maglioni maschili,
quelli che ci sfiorano le ginocchia e ci scaldano meglio il cuore.
Nel dubbio ascoltiamo solo canzoni allegre
e spacchiamo gli specchi a forza di risate da ragazzine sporche.
Nel dubbio non rifacciamoci il letto
che magari qualcuno ci invita nel suo a contare stelle di cartone.
Nel dubbio mettiamo qualche banconota da 20 negli stivali
che magari ci viene sete.
Nel dubbio ci viviamo
ed è sempre una bellla sfida stare in piedi.
Nel dubbio galleggi
e io ti lascio affogare
perchè stanno passando la mia canzone preferita alla radio
e le mie gambe non resistono.
Ci vediamo a fine canzone... se riesci a restare a galla!

giovedì 2 dicembre 2010

Selvaggio.

Mi rinchiudo dentro maglioni maschili e calzamaglie di lana
e bevo quantità industriali di thè verde.
La matematica non sarà mai il mio mestiere, questo si era capito.
Ieri mi sono addormentata sul divano con il telefono fra le dita e un biscotto mezzo mangiucchiato sul pavimento. Se fossi stata un dipinto mi avrebbero chiamata "ritratto della solitudine."
Poi il mio cane ha finito il biscotto e io mi sono trascinata a letto.
Vorrei prendermi una sbronza colossale insieme a te e urlare al mondo che quello che c'è dentro al mio cuore non è affar suo.
Avvicinati al mio petto... Tesoro, abbiamo lo stesso battito selvaggio.



lunedì 29 novembre 2010

Rivelazioni.

Io penso che ci voglia la canzone giusta al momento giusto,
una tazza nuova per fare colazione
e un sacco di sorrisi per sentirsi bene.
Io mi sento bene quando bevo il caffè a scuola,
quando scrivo,
quando leggo un libro.
Mi sento bene in un sacco di momenti anche se non sempre me ne accorgo.
Mi sento bene quando il mio cane mi viene a svegliare
e anche quando mio padre alla domenica mattina puccia un biscotto nella mia scodella piena di latte.
Mi sento bene quando canto in macchina con mia sorella,
quando guardo negli occhi le persone
e quando mia madre mi abbraccia.

Voglio sentirmi così ogni giorno.

venerdì 26 novembre 2010

sensazioni violente.

Sono così diversa fuori da quelle quattro mura.
Sono un tornado, un danno, un problema.
Ma quelle mura mi annullano, mi mettono sonnolenza.
Io ho bisogno di tre caffè al giorno e un concerto ogni sera.
Ho bisogno di saltare, urlare e sentirmi il cuore nello stomaco.
E ho bisogno di piangere stretta in qualche abbraccio forte
e di ridere mentre aspetto l'ennesimo treno che mi riporta a casa.
Sono stata presa e violentata nel giro di una settimana,
nessuno vede i segni,
nessuno chiede.
Ma io mi sento così consumata. Vi siete mai sentiti consumati?
Mi sento consumata come uno di quegli scontrini che mia madre tiene nel portafoglio da anni.
Anche un pò dimenticata.
E stralunata e altre cose ancora.
Sono un insieme di sensazioni strane.
Vorrei provare qualcosa di diverso per non sentire che dentro sono vuota.

Ma tanto la mia anima l'ho vomitata fuori in uno squallido cesso scolastico,
forse me ne prendo una nuova
e faccio quella che rinasce dalle ceneri.

mercoledì 24 novembre 2010

B.

Ciao B,
 ho sentito dire che anche i cani vanno in paradiso.
Ora, io non so ancora se crederci a tutta questa roba
ma se esiste, tu sei in paradiso.

Ti ho lasciato andare via,
ma ti ho amato ogni giorno.Te lo giuro.

Mi manchi in fondo al cuore.

martedì 23 novembre 2010

Arcobaleni nelle arterie.

Mi sono sentita il mondo esplodere nei ventricoli,
un intreccio di arcobaleni nelle arterie.
Avrei voluto spalancare il petto
e farti vedere la meraviglia
che mi stava dentro al cuore.

è bello sentirsi il mondo nel cuore.
I mari si tingono di rosso e le foreste sono vene
e gli altri che non si accorgevano di niente.

domenica 21 novembre 2010

.

Tutto quello che mi rimane
è un cane con il labbro cucito che puzza di sangue,
il cuore diviso a metà
e una famiglia in fiamme.

E tutto quello che voglio
sta lontano, forse dorme ancora.

Ti prego, vieni a salvarmi.

venerdì 19 novembre 2010

Hole.

Io mi sentivo sporca come una canzone delle Hole.
Quando faceva così caldo da togliersi la pelle e io camminavo lenta mangiandomi una mela,
sapendo che tanto mi avresti aspettato.
Avevo ancora i capelli un pò lunghi, mi ricordo. E non avevo messo il mio solito rossetto perchè non lo trovavo ed ero già in ritardo di nove anni.
Ma io sono arrivata e tu eri lì a parlare delle mie gambe cercando di guardare la strada.
E mi facevi sentire così, sporca come una canzone delle Hole.

giovedì 18 novembre 2010

dimmi che sono di più.

Se potessi mi farei trovare rannicchiata sul tuo divano
e parlerei di un sacco di cose, senza arrivare mai a quelle serie.
Se potessi fumerei due sigarette insieme a te, semplicemente guardandoti.
Sono più di un bel faccino, vero?
Dimmi che sono di più.
Dimmi qualcosa di carino, qualcosa che mi faccia andare a fuoco le guance.
Dimmi tutta la verità che poi la confrontiamo con la mia fantasia sfrenata.
Che vuoi farne di me? Carne da macello, mercato nero di organi oppure sei un collezionista d'occhi.
Io voglio stare seduta sul pavimento a mangiare lamponi e poi tingerti la bocca di rosso
e soffocare i dubbi lì, sulle labbra.



mercoledì 17 novembre 2010

Come lo chiami l'inferno?

Mi sveglio di colpo, sudata fradicia. Elvis dorme beato nella sua cesta russando pesantemente... lo invidio!
Butto il piumone a lato e, senza mettermi le calze, vado in cucina a prendermi un bicchiere di vino.
Le 3.30. Forse solo io e Bukowski beviamo alcolici a quest'ora.... Ma in paradiso si potrà bere vino rosso? Spero proprio di sì, se no quando sarò morta implorerò S. Pietro di ficcarmi dritta all'inferno.
Mi prendo anche una sigaretta e mi siedo sul balcone con i piedi a penzoloni nel vuoto. L'aria è abbastanza fredda, mi stringo nella camicia e butto giù un sorso. Sì, voglio proprio andare all'inferno: c'è caldo, ci sono un sacco di rock star e si suona quindi buon rock'n'roll... Perchè si dovrebbe chiamare inferno? Io lo metterei più in alto ancora del paradiso e lo chiamerei nirvana, orgasmo, eden.
Sono completamente pazza? Non lo so, non sono mai andata da un bravo psicologo e non ci voglio andare certamente ora, alle 3.30 del mattino.
Il sogno che ho fatto non me lo ricordo ma doveva essere proprio spaventoso vista la reazione. Il cuore mi si è calmato adesso.
Ho voglia di sentirlo. Me lo immagino sul divano con la cravatta slacciata e i capelli scompigliati in preda ad un sonno feroce di quelli che non ti svegli nemmeno con le cannonate figurarsi con la suoneria di un cellulare.
Ma io voglio parlare, ho parecchi vuoti allo stomaco e può riempirmeli solo lui... o almeno ci spero.
Il bicchiere si svuota e con lui il mio coraggio, ma non posso restare sveglia da sola. Salterebbero fuori troppi demoni e io penso di non avere più lacrime da piangere.
Sono venuta qui per farmi aggiustare l'anima. Tra un taxi giallo e un mega frappuccino al caramello di starbuck.
Sì, chiamerò quel paio di spalle larghe e vedremo l'alba insieme.

Invece di prendere appunti io scrivo di altri mondi, strade, cuori infranti.

martedì 16 novembre 2010

6.03

Sveglia alle 6.03, anche i minuti mi prendono in giro.
Sono stanca morta, le occhiaie me le copro con chili di fondotinta....  la faccia non posso nasconderla dal mondo.
L'unica cosa che mi va di fare è leggere rolling stone con i green day che mi sfondano le orecchie.
Tanto c'è ora buca, tanto il genere umano può buttarsi giù da un burrone, tanto non ho nessuna battuta divertente da dire.
Jim Morrison era proprio bello, ho fissato la copertina del giornale per un'ora intera mentre quella di storia spiegava qualcosa che c'entrava con i russi.
I russi? Io ho voglia di urlare.
Avrei voluto vivere negli anni 60 ed essere la musa di qualche rockstar bella da morire e piena di  talento.
Gli avrei donato amore gratuito stando a lato del palco, ballando fino a farmi sanguinare i piedi.
Giuro che l'avrei amata fino all'alba e il giorno dopo ancora.

lunedì 15 novembre 2010

Nei tuoi occhi.






Sono io nei tuoi occhi.
Mi vedi?
Io e te siamo sempre le stesse bambine di sempre.
I sogni non ci scappano mai dalle mani.


30 centimetri.

Le persone scelgono sempre di annularti.
Ti guardano un secondo e decidono che tu non fai per loro,
non sei alla loro altezza
 quando invece sei più alta di ben 30 centimentri.
Non capiscono che sei fatta non solo di occhi, naso e bocca.
Sei fatta di un sacco di altre cose,
  molto più interessanti di due occhi.
Ma non hanno il coraggio di guardare meglio
e allora ti scartano.
"No, tu sei troppo particolare. Dovrei metterci un pò d'impegno per capirti.
Meglio le persone facili da leggere."
Non capisco perchè poi
quando crolli e piangi un pò
ti vengono subito a farti la radiografia.
Non ti interesso quando rido
perchè dovrei interessarti quando piango?




giovedì 11 novembre 2010

Giocattolo.

Non vorrei mai essere il giocattolo di nessuno se non il tuo.
Una bambolina con vene e cuore di plastica e labbra da capogiro.
Potrei sopportare i tuoi ordini, potrei sopportare anche il fatto di soffrire un pò.
Vivrei di rock'n'roll e torta di mele e degli attimi in cui i tuoi occhi incrociano i miei.
Vivrei di così poco,
una bottiglia di vino rosso e qualche paio di vestiti neri
e vivrei anche di balli scatenati.
Poi per addormentarmi conterei una alla volta
le tue vertebre fumando una di quelle sigarette slim da puttane.
Non disturberò, promesso.
Pulirò la casa, pulirò la tua anima.
Sarò la ragazza-medicina
la ragazza-caramella
la ragazza-violenza.
Posso essere tutto quello che vuoi,
puoi modellarmi come vuoi.
Tanto avrò sempre gli stessi occhi e le stesse gambe chilometriche.


mercoledì 10 novembre 2010

Overdose.

Tempi-morti.
Collo rotto.
Situazione del cuore?
Caotica.
Sono ritornata ad amare Pete Doherty
e quei fighi dei Libertines
che si sono riuniti da poco.
Venite in Italia ragazzi rock'n'roll
con droghe di ogni tipo nella tasca dei vostri jeans stretti.
Venite
e fatemi andare in overdose il cuore
che tanto è uguale.
Venite
e fatemi andare in overdose il cuore
e io mi scioglierò per sempre
nelle vostre canzoni.



martedì 9 novembre 2010

Cesso.

Oggi ho capito che il cuore non puoi affidarlo a nessuno.
Se doni un pezzo di cuore, loro te lo mangiano
e te lo sputano in faccia, mal ridotto.
Non importa.
Io respiro e mi ricordo quali muscoli devo usare
per sorridere e sono contenta così...
Mi dispiace solo per te che continui
a sbattere la testa contro lo stesso muro.
Un giorno te la spaccherai e io non ci sarò più.
è che siamo diversi, pianeti di due universi lontanissimo fra loro.
Tu bianco, io nero.
Ho chiuso la porta e cambiato serratura.
Il mio cuore sarà sempre vivo,
il tuo temo sia morto...
Non è che lo hai dimenticato nel cesso?!?

lunedì 8 novembre 2010

fotografia.

Erano giorni in cui camminavo scalza sull'erba
e ascoltavo quelle canzonette pop- rock che ti fanno stare allegra
e tu mi fotografavi i polmoni, le costole e il cuore... in quei pomeriggi era tua.
E io ballavo per farti ridere. Prendevo la rincorsa per fare le ruote e il sangue mi finiva tutto al cervello.
Eravamo perfette, immacolate. Non c'erano lividi sulle nostre ginocchia.
Solo che l'anima aveva qualche buco, sentivamo spifferi di aria gelida penetrarci la pelle.. Era l'inizio di tutto, ti ricordi? L'infanzia ci è scivolata via dalle dita e, per forza, ci è toccato crescere.
Mi ricordo quando stavamo sedute sul tavolo della villa e facevamo progetti sul futuro o semplicemente cantavamo i bluvertigo, una strofa per uno: "Scegli me fra i tuoi re. Un vortice ci avvolgerà. Ti prenderò se mi vuoi. Danzammo in due, lei se ne andò... E io ora ho i ricordi chiusi in te. La tristezza dentro me. Fra due mani le mie."  E intanto c'era quello scrittore che prendeva appunti su di noi e rideva sotto i baffi per le nostre battute sceme... Magari poi il libro l'ha pubblicato.
Ti ricordi? sognavamo Londra e avevamo matita nera dappertutto.
Guardami. Sono sempre TUA e ogni volta che mi fotografi ritorno ad avere 14 anni e il mio cuore canta a memoria il disco dei sex pistols.






domenica 7 novembre 2010

Occhiaie.

Io ho bisogno di sentirmi libera,
non voglio vivere di fate e mondi incantati.
Io voglio vivere di pelle, morsi, graffi, lividi
e di ginocchia sbucciate.
Voglio vivere di cose reali.
Respirare la rabbia,
inghiottire la delusione,
mordere la solitudine,
vomitare l'amore.
E poi
sorridere dell'alba che nasce
e scopre le mie occhiaie al mondo.
"Andiamo a farci un caffè, ti va?"




giovedì 4 novembre 2010

Cuore agitato.

Finalmente i miei occhiali da sole
stanno prendendo polvere.
Lo so che vado contro al mondo,
ma io amo queste giornate corte.
In un soffio è già sera
 con il buio pesto
e le luci dei lampioni
che da lontano sembrano astronavi aliene.
L'inverno mi piace.
Mi piace tremare sotto ai maglioni,
Sentire il freddo far ballare i denti
e trovarmi alle cinque del pomeriggio con una tazza di thè verde in mano
a ridere della vita... prendendola in giro.
Sono circondata da libri di poesie tutti scarabocchiati
con a lato dei cuoricini sui miei versi preferiti.
Te li vorrei leggere tutti quei versi.
L'autonno è fatto per questo!
Per un macchina che si deve scaldare
e il mio cuore agitato da tanta perfezione.




martedì 2 novembre 2010

The boss.

Il punto è che mi sentirò sempre
una bambina innamorata quando
ascolterò le tue canzoni.
   



lunedì 1 novembre 2010

Magnetic baby.

Rivedere l'alba dopo tanto tempo
è stato bellissimo.
Quell'aria pungente e i mille colori del cielo
e io stretta in una felpa maschile xl e le ginocchia
che mi tremano sotto le calze a righe bianche e nere.
Ho deciso che la prossima volta
mi metto il rossetto rosso
e stampo un bacio sulla tua macchina bianca
e ti scrivo qualcosa di sciocco, tipo:
"Sei meraviglioso. Tu e le tue labbra rock'n'roll."
e poi me ne vado via di corsa,
con il cuore che sbatte contro il petto
perchè vorrebbe conoscere il tuo,
si vorrebbe presentare.
Pensa che bello se anche i cuori potessero presentarsi?
Oh, sei magnetico
come quella canzone dei semi precious weapons.


domenica 31 ottobre 2010

Peter pan.

Ho deciso che mi svuoto la mente
e la riempio solo di canzoni,
quelle con il riff di chitarra prepotente,
dove stare fermi è impossibile.
Le serate dove c'è musica dal vivo
mi fanno star bene.
Quando la musica è talmente alta che ti rimbomba nel petto
e ti fa fischiare le orecchie
e quando canti la tua voce non la senti.
E poi ieri ero vestita solo di sorrisi
e leccavo via con il dito lo zucchero sul bordo del bicchiere.
Amo avere 17 anni.
Firmerei un contratto con Satana per restare così tutta la vita.
Anche perchè ho paura di crescere,
la gente non sorride più quando è grande.
Sindrome di peter pan?
Può darsi.


venerdì 29 ottobre 2010

Sole.

Il mio ottimismo senza cioccolato
cade in basso.
Fammi capire qualcosa, ti prego!
Non mi ricordo più di che cosa profumi,
mi impegno, ma non mi ricordo.
Non mi ricordo più tutte le sfumature dei tuoi occhi,
non mi ricordo più come si stava al tuo fianco.
E la tua voce? Dov'è finita?
Oggi ho visto LA meraviglia.
Stava nel sole che tramontava sul cavalcavia di Arcore
e i miei occhi prendevano il colore di quel cielo.
Avrei voluto chiamarti e dirti: "vieni, vieni a vedere questo tramonto con me."
Sarà per una prossima volta... forse.

"Sei la mia crepa nel sole."



giovedì 28 ottobre 2010

24 ore.

Sono mattinate dove
di prendere appunti non hai voglia.
Ti appoggi al muro e guardi fuori dalla finestra.
Che cosa si combinerà fuori di qui?
Quache volta la scuola mi fa soffocare,
non la sopporto.
Mi chiedo cosa stai facendo
ma poi suona la campanella dell'intervallo
e ti lascio andare via dalla mia mente
e poi succede
che rido così forte
che mi sembra che la terra stia tremando.
 Che bello ridere.
Lo stomaco ti si svuota, si sciolgono i nodi
e ti dici che non sei per niente sola.
Hai un mondo accanto a te.
Hai persone, prati, foglie e chilometri di cielo
e le nuvole che sembrano zucchero filato.
Non sei per niente sola
e questo ti fa ridere
fino a che la pancia non ti fa male
e gli occhi iniziano a lacrimare.
Sono mattinate
che dovrebbero durare 24 ore.



mercoledì 27 ottobre 2010

Un bicchiere.

Vedremo se poi questa legge d'attrazione funzionerà.
Per ora sono senza forze,
mi hanno tolto tutti i motivi per vivere
e non parlo di persone
ma di caffeina, teina e cioccolato.
Mi restano solo libri e fogli bianchi,
speriamo che non facciano parte della dieta pure loro!
La mia situazione mentale è un disastro,
totale caos
ma per ora non ho voglia di rimettere in ordine niente.
Ora come ora
vorrei farmi un bagno caldo
con un sacco di schiuma
e avere Bukowski che mi racconti
che cosa faceva quando era giovane,
proprio come me.
Cosa faceva per superare tutta la merda intorno?
Buttava giù qualcosa d'alcolico?
Ho una bottiglia di vino rosso in frigo,
magari dopo mi faccio un bicchiere...



lunedì 25 ottobre 2010

Pioggia e terzine d'amore.

Queste mattina nere e piene di pioggia mi piacciono.
Inverno sei arrivato, bentornato,
mi eri mancato.
E poi la sorpresa di stare chiusi in aula video
con le mani ghiacciate
ma il cuore che prendeva fuoco mentre
 sentiva Benigni che recitava il canto
di Paolo e Francesca
e spiegava ridendo
dell'amore che sa di eterno,
l'amore scintilla della vita.
E io quasi piangevo
mentre intorno c'era un vuoto fatto di sbadigli
e parole inutili.
Ma non importa,
Benigni mi ha riempito l'anima di immagini bellissime di vita.
"Ognuno di noi è unico, quando moriremo (si spera il più tardi possibile chiaramento)
non ci sarà più nessun'altro come noi, non è meraviglioso?"
Mi ha risistemato le ossa rotte e quel pezzo di cuore che si era scucito.
Ognuno si rialza con il suo metodo,
a me basta ascoltare qualcuno che legga terzine d'amore puro
per ricredere nel mondo.

domenica 24 ottobre 2010

Ci arriveremo.

Sono pomeriggi stanchi,
che si passano davanti ad una tazza di cappuccino
in un bar
ridendo della vita
e di chi non se la gode.
"Svegliati! Sorridi!"
Noi sappiamo ridere, ne sono convinta
e sappiamo che, nonostante qualche dolore passeggero,
la vita è bella
e i nostri cuori battono ancora come quelli di due bambine innamorate.
Arriveremo, prima o poi al nostro paradiso
fatto di neve, cioccolata e vinili che suonano giorno e notte,
te lo prometto C,
ci arriveremo.
Siamo ancora due bambine
con troppi sogni
e con mille sorrisi da distribuire
al mondo,
che anche se ci fa male,
è la nostra casa.



venerdì 22 ottobre 2010

Lettera aperta.

Vorrei correrti incontro e trovolgerti in un abbraccio,
avevo proprio voglia di vederti.
Alla fine era da un bel pò che non ci si vedeva
e già da stamattina a me tremavano le ginocchia.
Dio, mi sento così stupida! Sto qui a piangere dopo averti mandato l'ennesimo messaggio.
Sono io, mi faccio sempre investire dalle persone
mentre dovrei solo prendere le cose come vanno, con leggerezza.
Ti avevo scritto una lettera qualche mese fa e un pezzo diceva:
"Non m'importa, voglio viverti per tutto il nostro tempo."
Stasera potevo viverti, ho sprecato un'occasione,
avevo il cuore che esplodeva, pieno di cose da dirti, c'era dentro anche qualche stupidaggine.
Quella lettera l'ho piegata e messa nel portafoglio, forse la terrò per me.
Non finirò mai di chiederti scusa, non vorrei ma rompere promesse come vetro...
perchè quella di stasera era una promessa.
Mi dispiace,
volevo stare in un angolo a ballare e guardarti suonare.
E invece sono qui in pigiama, a piangere e ad ascoltare Bruce Springsteen... senza più cioccolato in casa.
Io ti voglio bene, forse non dovrei, ma sei in lista d'attesa per entrarmi nel cuore.
Sei una di quelle persone a cui si vuole bene da subito... o almeno, così è per me.
Quante verità in questa sottospecie di lettera.
Dici che dovrei toglierti un pò dai miei pensieri?
Io circolo ancora nei tuoi?
Avevo intenzione di scoprirlo stasera guardandoti negli occhi,
spero di farlo un'altra volta. Ne ho bisogno.

martedì 19 ottobre 2010

Incerta.

Camminerò incerta sugli stivali,
quelli con poco tacco
e cercherò di sembrare più grande
con qualche kilo in più di mascara sulle ciglia.
Non voglio sempre sentirmi una bambina,
di quelle che quando vedono un vetro appannato
iniziano a disegnare cuori.
Voglio essere alla tua altezza,
ondeggiare su poco tacco.
Mi farà alta 1.83
e le mie gambe sembreranno ancora più
kilometriche del solito.
Ma che importa?
Sono sempre io
anche se nascosta sotto un trucco non mio.
Forse la serata la passerò nel bagno delle signore
provando, allo specchio, a sembrare una donna.


lunedì 18 ottobre 2010

Non credo.

Io non credo nella matematica,
nelle sue formule,
nei suoi calcoli.
Io credo nelle cose belle,
io credo nella poesia
e nei brividi dentro al cuore.
Io credo che per essere felici
basti un monolocale,
un giradischi,
qualcosa da mangiare
e noi distesi sul letto
a leggere a turno.
Una poesia tu,
una poesia io.
Io non credo nelle regole che non si possono cambiare.
Io credo che ognugno possa arrivare alla felicità
sbagliando e costruendosi la strada da solo.
Le regole le lascio usare ad altre persone!


domenica 17 ottobre 2010

I love you baby

Erano serate fatte
di pioggia, birre e teatro degli orrori,
che cantavano dentro alla macchina,
gettavano fuori disperazione dalle casse della radio
e io l'accoglievo in pieno petto.
"I love you baby, com'era bello fare all'amore con te."
Poi tornare a casa,
togliersi il trucco nero dagli occhi
e restare in calzamaglia e camicia da uomo
a leggere poesie d'amore,
sottolineando le parti migliori.
Guardare l'orologio e buttarsi sotto le coperte esausta,
le 3.30 di mattina
e sentirsi l'unico essere vivente sulla terra.
Alla fine è vero,
la poesia salverà il mondo...
un giorno.


giovedì 14 ottobre 2010

Come nei film.

Voglio saltare sul letto
con le scarpe
e poi farmi la doccia vestita
come nei film.
E avere i capelli di colore diverso
come la Clementine di Eternal sunshine of the spotless mind.
Scrivere sulle pareti
le poesie che mi prendono il cuore
e me lo fanno traballare per bene.
Ascoltare la musica a volume altissimo,
da farmi sanguinare le orecchie
e preparare dei muffin
mentre ballo
e penso che tutto quello che mi sta intorno non è male,
che lo posso sopportare se ci rido un pò su.
E poi hai ragione tu,
tutto dipende da come si guarda il cielo.
Io lo voglio guardare a modo mio,
scoprire che oltre all'azzurro
ci sono altri mille colori.
Io sono per l'adesso,
ma mi sembra che come adesso duri troppo
e mi sembra meglio così.
Magari se tu mi correggi la grammatica
io ti correggo il cuore.







mercoledì 13 ottobre 2010

Pensieri disordinati.

Oggi mi sento un pò come quella canzone degli strokes,
Quella che dice:
"So che da soli resistiamo e insieme cadiamo a pezzi."

Stamattina pensavo che il cielo
aveva lo stesso colore dei tuoi occhi.

Mancano otto giorni
e mi sento già le ginocchia tremare.

Vorrei offrire un caffè a Filippo Timi
e dirgli che è l'uomo più dolce del mondo
e che ha ragione, in fondo siamo tutti uguali,
Tutti facciamo la ca-ca-cacca!

Mi sono svegliata e avevo in testa la canzone di Janis Joplin:
"and take it! Take another little piece of my heart now baby,
and break it! Break another little piece of my heart darling."

Sono un pensiero dopo l'altro oggi.
Disordinati e senza filo logico.




martedì 12 ottobre 2010

Leggera.

Avrei voglia di passeggiare
nel parco con solo collante,
una maglia extra large di qualche gruppo rock, magari i poison,
ed un chiodo nero
e ai piedi tacchi vertiginosi.
Che importa se inciampo?
C'è il prato.
Se cado mi sdraio e guardo il cielo
che tanto nessuno verrà mai a tirarmi su,
devo sempre cavarmela da sola.
Voglio solo stare bene,
ridere di tutto.
Forse avevo capito male,
forse pensavo di trovare la mia poesia
fra le tue ciglia.
Non l'ho trovata,
devo forse piangere?
No,
vado a comprarmi delle scarpe tacco 13
e sfido Dio!
Voglio sentirmi leggera
come Courtney Love in quel video delle Hole, malibu.


lunedì 11 ottobre 2010

She's a rebel.

Vorrei restare così per sempre.
17 anni,
non uno in più.
17 anni e la voglia di spaccare il mondo a metà.
17 anni e mangiare sempre cioccolato giustificandosi
sempre con la solita frase: "Fa bene all'umore, altro che i diamanti!"
17 anni e ballare per strada
con i muscoli ben in vista
e un sorriso che acceca il sole.
17 anni e la voglia di costruire qualcosa
e di scappare via da questo paese che soffoca.
17 anni e i suoi vuoti allo stomaco.
17 anni e l'amore che si nasconde bene
e il bisogno di essere protette da qualcuno.
17 anni e i letti sfatti e i rossetti rossi per andare a ballare.
17 anni e le amiche fuori di testa.
17 anni e quella canzone dei green day
che giuri,
che sai
che Billie Joe stava pensano a te
quando la scriveva.
17 anni e le notti insonni
pensando che fra qualche mese
diventeranno 18
ma in fondo sai già
che non cambierà
proprio un cazzo.


domenica 10 ottobre 2010

e mille idee meravigliose.

Vorrei poter venire a bussare alla tua porta,
prenderti per mano
e andare in uno di quei locali
dove puoi ballare tutta la notte.
Mettere giù nello stomaco qualcosa di alcolico,
togliermi le scarpe
e guardarti mentre la musica mi scivola sui fianchi
e mi fa muovere a ritmo.
Vestito corto
e collo scoperto.
Labbra disegnate di rosso
e trucco nero sugli occhi.
E mi farei guardare tutta la notte...
E poi all'alba tornare a casa
con i piedi a pezzi
e il trucco colato
e addormentarmi nel tuo letto
mentre mi parli di cose semplici.
Il lavoro, la musica, i soldi in banca
e quel viaggio che non riesci mai a fare per i troppi impegni.
Vengo io!
Qualche valigia e mille idee meravigliose.
Accarezzami i capelli
dimmi che il mondo non mi farà a pezzi.




venerdì 8 ottobre 2010

Rinascita.

Io rinasco così,
dal nulla.
Dopo giorni NO
il giorno giusto arriva
e riesco a riprendermi il ritmo
e andare ancora veloce.
Era ora!
Sono ritornata a fare la pazza
e a cantare in macchina
con i piedi appoggiati sul cruscotto
e un sorriso pronto dietro alla curva.
La stanchezza si è trasferita
e con lei anche il tuo pensiero.
Indipendenza,
questo renderà sempre forte una donna.
Ascolto solo canzoni con un bel ritmo
di quelle che ti fanno muovere tutta
e il cuore mi ringrazia
perchè si è svuotato,
ora è leggero
come quello di un bambino.
Facci venire il mal di testa a tutti
con i miei sbalzi d'umore,
ma non m'importa.
E se nessuno mi inviterà a ballare
le mie gambe possono farlo anche da sole:



giovedì 7 ottobre 2010

Dillo alla luna.

"E se c'è qualcosa che non ti va
dillo alla luna,
può darsi che porti fortuna."

Avrei voglia di abbracciarti
con tutta la forza dei miei 17 anni,
e dirti:
"Ci sono io, lascia i tuoi dolori su di me,
non m'importa."
Tu mi hai fatto ridere
e allora io adesso voglio tirarti via
i pezzetti di vetro
che hai conficcati nell'anima...
Mi dispiace.
Sono troppo piccola,
forse non capisco,
forse sono solo troppo confusa
ma mi piace guardarti negli occhi,
mi piace tremare un pò.
E quando mi guardi
il cuore mi si tinge di azzurro.



mercoledì 6 ottobre 2010

Tormento.

"E quasi sempre tu hai provato a parlare
ma non sentiva nessuno."
Oggi mi sono sentita così
fin quando non sono venuta a salutarti
e il sorriso mi è arrivato in automatico
sulle labbra.
Mi manchi, ci manchi...
ma più che altro MI MANCHI.
Mi sento un pò persa senza di te,
non so con chi parlare,
tu mi potevi anche ascoltare per ore
mentri ti fumavi qualche sigaretta
dicendomi: "Eli, non ti preoccupare,
andrà tutto bene."
Ora me lo dicono altre persone
ma io non ci credo più.
Credevo solo a te
e ai tuoi occhi azzurri.

Però io sono forte,
io riesco a sopravvivere a tutto
anche se mi tremano le ginocchia
e vorrei trovare delle risposte concrete,
di quelle che ti fanno dormire tranquillo di notte.
Ma non me le darai mai,
io lo so.
Ti dovrei lasciar andare,
ma non ci riesco.
Le tue spalle larghe
mi tormentano.



martedì 5 ottobre 2010

Siamo fatti della stessa polvere delle stelle.

Oggi volevo ridere.
Ma il mondo era serio
e le persone anche.
Io volevo ridere, non affondare!
Le persone mi guardano
e si chiedono cosa ci trovi di così divertente
nel mondo.
"Ma non lo sapete? Noi siamo fatti
della stessa polvere delle stelle,
non è una cosa meravigliosa?
Non vi fa venire voglia di ridere?"

Io rido per non contarmi le cicatrici,
rido perchè una volta avevo detto
che il cuore non si può spezzare
ma se mi guardo allo specchio
abbasso gli occhi
e non ci credo più.
Il mio cuore è diventato un puzzle
da mille pezzi
e sto aspettando quel pazzo
che abbia voglia di ricostruirlo.

Ci sarà quel pazzo nel mondo?
Qualcuno che conosca a memoria il mio cuore
e potrà mettere apposto tutti i tasselli?
Spero di sì,
altrimenti lo aggiusterò da sola,
con immensa pazienza.



lunedì 4 ottobre 2010

Lunedì mattina fatti di sospiri.

I lunedì mattina
dovrebbero essere fatti
solo di sospiri.
E invece dopo il caffè
si incomincia a riempire pagine di appunti.
Ma ci serviranno poi tutte queste cose nella vita?
Mi serviranno per riempire i vuoti allo stomaco?
Nonostante il caffè
i miei occhi sono stanchi,
vorrebbero tornare indietro e sognarlo ancora un pò.
Ma non si può
o forse non voglio,
vorrei qualcosa di più reale di un sogno:
Un letto sfatto e la pioggia che non smette di cadere.
Un pub pieno di gente e solo i suoi occhi da guardare.
Io,sempre chiusa in un angolo, e qualcuno che mi venga a salvare.
Tu, lui, loro.
Non importa,
prenditi cura di me,
si prende cura di me,
si prendono cura di me.
Voglio essere debole per una volta sola.
Debole e fragile,
fatta di cristallo,
da sfiorare piano.
Ti prego, vieni a prenderti un pò cura di me
e io farò lo stesso con te, lo giuro.


domenica 3 ottobre 2010

Voglio qualcuno che mi abbracci
per ore senza dire una parola.
Perchè c'è sempre bisogno di parlare?
Il buongiorno si può dare anche con un sorriso
nascosto sotto i capelli spettinati e gli occhi stanchi.

Voglio qualcuno che mi legga poesie
mentre stiamo sommersi sotto le lenzuola,
con le mani che si cercano e si intrecciano
e che mi asciughi le lacrime
nel caso dovessero scendere.

Voglio stare chiusa in un bar
a prendere appunti sul mondo,
mentre una cioccolata si raffredda un pò
così che possa berla senza scottarmi.

Voglio qualcuno
che senza spiegazioni
si prenda cura di me,
chiudendomi nelle sue spalle larghe.



venerdì 1 ottobre 2010

Nove cieli.

Nove cieli,
una rosa
ancora nove cieli
e poi Dio.
Il paradiso non  è mai stato così interessante
e anche l'inferno con il suo lago ghiacciato.
E io mi perdo in questi mondi
mentre gli altri sbadigliano annoiati.
Mi immagino la Divina Commedia
come una storia d'amore.
Dante che attraversa inferno e purgatorio
per arrivare da Beatrice,
unica sua musa,
unico suo amore.

Penso a tutto questo
per non sentire che c'è qualcosa che non va
dentro di Elisa,
che qualche parete sta crollando,
che vorrei chiedere aiuto
ma la voce non mi esce...
E alla fine è vero:
Siamo macchine e
mi danneggi,
non sai mai come ripararmi.
Rimetti il cuore al suo posto!

giovedì 30 settembre 2010

Musa di nessuno.

Questi incontri con il passato
un pò mi divertono:
"Mi riconosci, ho tagliato via un pò di capelli!"
Ho detto passandomi una mano sulla nuca.
"Sì mi ricordo."
E ascoltare le sue strane percentuali,
parlo il 50% con la pianta
e poi anche con mia moglie, certo.
E com'era la storia dei libri?
Bruciateli o mangiateli.
Ho sorriso,
sorrisi gratuiti,
non forzati.
Sorrisi fatti con il cuore.
"Mi offrivi sempre un thè caldo, mi ricordo."
Ora che il freddo sta per arrivare
i sorrisi mi servono.

E ultima domanda prima di girare l'angolo:
"Cosa vuoi fare dopo la scuola?"
"Voglio fare la giornalista o la musa di un musicista squattrinato."



mercoledì 29 settembre 2010

Labbra tinte di rosso.

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Ma non ci riesco.
Vorrei prenderti a pugni,
dritti in mezzo allo stomaco.
Ma non ci riesco.
Ogni cosa che fai mi fa un pò male.
C'è un vuoto,
qualcosa sospeso lì
e che non si sposta manco a pagarlo.
Io rido,
faccio battute stupide
e canto
ma tu non mi guardi.
Devo allontanarti da me,
uscire dalla dipendenza.
Vomitarti fuori.
Devo vivere anche senza di te,
senza averti sempre incastrato nei pensieri.
Se ti ho stancato,
se è stato tutto un errore,
dimmelo.
Non farò scenate,
non ti righerò la macchina.
Ti guarderò per l'ultima volta negli occhi
e con un sorriso sulle labbra tinte di rosso
ti dirò:
"Addio. Buona vita."




lunedì 27 settembre 2010

Cioccolato e pistole giocattolo.

Io non le voglio più queste catene,
Liberatemi...
LIBERAMI!

Ho i capelli corti, camicie da uomo e presto mi comprerò una pistola giocattolo
da tenere in borsa.

Ti sembra di avere a che fare con una ragazza semplice?
Di quelle che ti dicono sempre sì.


Ho un mondo così colorato dentro di me.
Sai, di quei colori fluo che non vedono l'ora di uscire fuori.

Mangio cioccolato più o meno tutti i giorni
e sogno sempre ad occhi aperti
il giorno che me ne adrò
persa in una via di Helsinki,
estranea a tutti.
Regalerò sorrisi gratuiti
passeggiando insieme alla mia pistola per bambini.


venerdì 24 settembre 2010

"Dopo i diciotto anni rimango a scrivere solo i poeti e i cretini."

Mi stavo ancora guardando la punta delle scarpe
con il cuore in gola
e il caldo che mi saliva alle guance
quando  è successo.
"Mi piace pensare che cuore abbia mille significati invece che uno."
Punto.Fine.Applauso.
APPLAUSO?
La prima cosa che ho pensato è stata:
"è merito tuo Fabrizio."
Ma più lei parlava con me più mi convincevo che
ero io che ci avevo messo anima e sangue.
Tre brutte copie,
fogli strappati dopo la secondo parola
e quattro cd diversi come colonna sonora.
L'ho scritto io
e ne sono fiera,
una cretina fiera del suo lavoro!
Mi veniva da piangere,
ci dovevi essere anche tu lì con noi
a dirmi:
"Non guardati le scarpe, sei stata brava!"
Avrei voluto dire qualcosa di bello per ringraziare
ma sentivo le corde vocali ballare la samba.




E tu,
vorrei che mi venissi a prendere sotto casa
e mi portassi a festeggiare
questa mia piccola vittoria.
Fa niente, quello che mi hai detto oggi
mi è bastato.
Ti credo,
come sempre.

giovedì 23 settembre 2010

giubbotti di pelle e cuori infranti.

Sono io,
è colpa mia.
Mi innamoro sempre un pò
di chi mi dedica qualche ora al mese
di abbracci e parole calde,
di quelle che tieni nella tasca dei jeans
e le usi poi per scaldarti
durante l'inverno.
Sarà che il cuore degli adolescenti
è fragile,
in crescita.
Si sbriciola,
si rompe facilmente...
Ma mi sono promessa di essere forte,
una di quelle donne che non si ferma davanti a niente,
capace di vivere
e sistemare tutto con un sorriso.
Non voglio più mostrarti le mie debolezze,
me le tengo per me.
Non voglio più essere la prima.
Mi infilerò di nuovo il mio giubbotto di pelle
e camminerò come prima,
aspettando...
ma non per tutto il tempo,
il giusto necessario.
Sperando che verrai almeno
a raccogliere il mio pezzo di cuore
che avevo lasciato da parte per te.


"e giuro che sei come una pillola
invece di farmi star bene mi fai star male"




mercoledì 22 settembre 2010

Please, don't leave me.

Fai come vuoi.
Prendimi, mettimi davanti ad uno specchio:
rinventami.
Nuove labbra, nuovi occhi
capelli lunghi
biondi, neri oppure rossi.
Voglio essere la tua perfezione.
Non m'importa niente.
Solo,
non lasciarmi.




Avrei pensato questo qualche mese fa.
Mentre ora l'unica parola che mi esce dalle labbra è:
VAFFANCULO.
Io so come si fa a lottare,
io ho le spalle più larghe delle tue.
Bevevo le tue favole
senza sapere che fosse veleno.

martedì 21 settembre 2010

Cazzata poetica.

Caffè, offspring, occhaie...
Ma stamattina non volevo svegliarmi.
Volevo ricordare quel sogno che avevo fatto
perchè c'eri tu e io sorridevo,
sentivo il cuore diventarmi gelatina.

Mi manchi J.





PS: Penso di aver fatto una cazzata, ma una delle mie, una di quelle cazzate poetiche! Che sono peggio di quelle normali che fanno le persone normali.
Io mi chiudo, ti lascio fuori a respirare l'aria fresca di settembre... decidi tu se entrare.
Devo stare dentro a pensare, pensare, pensare. Non voglio eliminarti dalla testa ma qualche volta mi sembra la cosa migliore da fare.
Non voglio che vinca tu!

lunedì 20 settembre 2010

Mi rimane la voglia di ballare.

Mi piace sentire
la musica che rimbomba nel mio petto.
Viva, mi sento viva
e libera
e selvaggia...
Ma c'è sempre qualcosa che mi blocca,
qualcuno che mi tira il colletto della camicia
e mi frena!

"Avanti, devo solo ballare! Far uscire un pò di rabbia."
NO, NON PUOI!

Ma mi sono stancata di restare ferma,
di trattermi sempre
e di dare ragione per non litigare.

Io quella canzone dei motley crue
dovevo ballarla.
Me la sentivo pulsare nelle vene!
Invece ho dovuto inghiottire
ed incrociare le braccia.

MAI PIù!
Voglio ballare quando mi pare da adesso in poi!
Vivere,voglio vivere!
Vivere come farebbe una 17enne,
mordendo la vita
prendendola a calci!
Vivere e soffrire
e mostrare le cicatrici VITTORIOSA!

La prossima volta, motley crue!


mercoledì 15 settembre 2010

E nell'attesa una maglietta dei ramones.

Sono sempre seduta all'ultimo banco
attaccata al muro.
Mi piace come posto,
mi sento protetta
e quando voglio mi posso anche nascondere un pò...
Prendermi una pausa
e scrivere il ritornello
della canzone che ho in testa.
Oggi era una delle tue, lo sai?
No. Ho 13 centesimi e non posso mandare messaggi
se no te l'avrei fatto sapere:
"Lo sai, ho scritto sul banco
due strofe di quella tua canzone che mi fa impazzire!"
Solo che poi sarei stata col naso appiccicata al cellulare
ad aspettare una risposta.
Quindi mi sono detta: "Fanculo!"
e mi sono messa ad ascoltare l'ennesima descrizione,
di chi? Non mi ricordo a che punto dell'appello eravamo arrivati.
"Ciao, sono Elisa e forse vivo. Non lo so, alle volte mi sembra solo di esistere,
ma in questi giorni vivo."
Questa sarebbe una bella descrizione:
"E dimmi Elisa, un aggettvo per descriverti?"
"Confusa, ma non su tutto, sia chiaro!
Uscita da questa scuola vorrei andare all'università e fare giornalismo.
Sono confusa su altre cose che non sto qui a raccontare..."

Vorrei parlare liberamente
ma mica con tutti ci riesco.
Con te ci riesco bene... quando ti ho davanti.
Ho bisogno di parlare!
Forse è per questo che ascolto da giorno il tuo cd
e prego che arivi l'inverno a congelarmi le chiappe!

Voglio parlare con te...
e per ingannare l'attesa, una maglietta dei ramones.