giovedì 30 settembre 2010

Musa di nessuno.

Questi incontri con il passato
un pò mi divertono:
"Mi riconosci, ho tagliato via un pò di capelli!"
Ho detto passandomi una mano sulla nuca.
"Sì mi ricordo."
E ascoltare le sue strane percentuali,
parlo il 50% con la pianta
e poi anche con mia moglie, certo.
E com'era la storia dei libri?
Bruciateli o mangiateli.
Ho sorriso,
sorrisi gratuiti,
non forzati.
Sorrisi fatti con il cuore.
"Mi offrivi sempre un thè caldo, mi ricordo."
Ora che il freddo sta per arrivare
i sorrisi mi servono.

E ultima domanda prima di girare l'angolo:
"Cosa vuoi fare dopo la scuola?"
"Voglio fare la giornalista o la musa di un musicista squattrinato."



mercoledì 29 settembre 2010

Labbra tinte di rosso.

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cancella.
Ma non ci riesco.
Vorrei prenderti a pugni,
dritti in mezzo allo stomaco.
Ma non ci riesco.
Ogni cosa che fai mi fa un pò male.
C'è un vuoto,
qualcosa sospeso lì
e che non si sposta manco a pagarlo.
Io rido,
faccio battute stupide
e canto
ma tu non mi guardi.
Devo allontanarti da me,
uscire dalla dipendenza.
Vomitarti fuori.
Devo vivere anche senza di te,
senza averti sempre incastrato nei pensieri.
Se ti ho stancato,
se è stato tutto un errore,
dimmelo.
Non farò scenate,
non ti righerò la macchina.
Ti guarderò per l'ultima volta negli occhi
e con un sorriso sulle labbra tinte di rosso
ti dirò:
"Addio. Buona vita."




lunedì 27 settembre 2010

Cioccolato e pistole giocattolo.

Io non le voglio più queste catene,
Liberatemi...
LIBERAMI!

Ho i capelli corti, camicie da uomo e presto mi comprerò una pistola giocattolo
da tenere in borsa.

Ti sembra di avere a che fare con una ragazza semplice?
Di quelle che ti dicono sempre sì.


Ho un mondo così colorato dentro di me.
Sai, di quei colori fluo che non vedono l'ora di uscire fuori.

Mangio cioccolato più o meno tutti i giorni
e sogno sempre ad occhi aperti
il giorno che me ne adrò
persa in una via di Helsinki,
estranea a tutti.
Regalerò sorrisi gratuiti
passeggiando insieme alla mia pistola per bambini.


venerdì 24 settembre 2010

"Dopo i diciotto anni rimango a scrivere solo i poeti e i cretini."

Mi stavo ancora guardando la punta delle scarpe
con il cuore in gola
e il caldo che mi saliva alle guance
quando  è successo.
"Mi piace pensare che cuore abbia mille significati invece che uno."
Punto.Fine.Applauso.
APPLAUSO?
La prima cosa che ho pensato è stata:
"è merito tuo Fabrizio."
Ma più lei parlava con me più mi convincevo che
ero io che ci avevo messo anima e sangue.
Tre brutte copie,
fogli strappati dopo la secondo parola
e quattro cd diversi come colonna sonora.
L'ho scritto io
e ne sono fiera,
una cretina fiera del suo lavoro!
Mi veniva da piangere,
ci dovevi essere anche tu lì con noi
a dirmi:
"Non guardati le scarpe, sei stata brava!"
Avrei voluto dire qualcosa di bello per ringraziare
ma sentivo le corde vocali ballare la samba.




E tu,
vorrei che mi venissi a prendere sotto casa
e mi portassi a festeggiare
questa mia piccola vittoria.
Fa niente, quello che mi hai detto oggi
mi è bastato.
Ti credo,
come sempre.

giovedì 23 settembre 2010

giubbotti di pelle e cuori infranti.

Sono io,
è colpa mia.
Mi innamoro sempre un pò
di chi mi dedica qualche ora al mese
di abbracci e parole calde,
di quelle che tieni nella tasca dei jeans
e le usi poi per scaldarti
durante l'inverno.
Sarà che il cuore degli adolescenti
è fragile,
in crescita.
Si sbriciola,
si rompe facilmente...
Ma mi sono promessa di essere forte,
una di quelle donne che non si ferma davanti a niente,
capace di vivere
e sistemare tutto con un sorriso.
Non voglio più mostrarti le mie debolezze,
me le tengo per me.
Non voglio più essere la prima.
Mi infilerò di nuovo il mio giubbotto di pelle
e camminerò come prima,
aspettando...
ma non per tutto il tempo,
il giusto necessario.
Sperando che verrai almeno
a raccogliere il mio pezzo di cuore
che avevo lasciato da parte per te.


"e giuro che sei come una pillola
invece di farmi star bene mi fai star male"




mercoledì 22 settembre 2010

Please, don't leave me.

Fai come vuoi.
Prendimi, mettimi davanti ad uno specchio:
rinventami.
Nuove labbra, nuovi occhi
capelli lunghi
biondi, neri oppure rossi.
Voglio essere la tua perfezione.
Non m'importa niente.
Solo,
non lasciarmi.




Avrei pensato questo qualche mese fa.
Mentre ora l'unica parola che mi esce dalle labbra è:
VAFFANCULO.
Io so come si fa a lottare,
io ho le spalle più larghe delle tue.
Bevevo le tue favole
senza sapere che fosse veleno.

martedì 21 settembre 2010

Cazzata poetica.

Caffè, offspring, occhaie...
Ma stamattina non volevo svegliarmi.
Volevo ricordare quel sogno che avevo fatto
perchè c'eri tu e io sorridevo,
sentivo il cuore diventarmi gelatina.

Mi manchi J.





PS: Penso di aver fatto una cazzata, ma una delle mie, una di quelle cazzate poetiche! Che sono peggio di quelle normali che fanno le persone normali.
Io mi chiudo, ti lascio fuori a respirare l'aria fresca di settembre... decidi tu se entrare.
Devo stare dentro a pensare, pensare, pensare. Non voglio eliminarti dalla testa ma qualche volta mi sembra la cosa migliore da fare.
Non voglio che vinca tu!

lunedì 20 settembre 2010

Mi rimane la voglia di ballare.

Mi piace sentire
la musica che rimbomba nel mio petto.
Viva, mi sento viva
e libera
e selvaggia...
Ma c'è sempre qualcosa che mi blocca,
qualcuno che mi tira il colletto della camicia
e mi frena!

"Avanti, devo solo ballare! Far uscire un pò di rabbia."
NO, NON PUOI!

Ma mi sono stancata di restare ferma,
di trattermi sempre
e di dare ragione per non litigare.

Io quella canzone dei motley crue
dovevo ballarla.
Me la sentivo pulsare nelle vene!
Invece ho dovuto inghiottire
ed incrociare le braccia.

MAI PIù!
Voglio ballare quando mi pare da adesso in poi!
Vivere,voglio vivere!
Vivere come farebbe una 17enne,
mordendo la vita
prendendola a calci!
Vivere e soffrire
e mostrare le cicatrici VITTORIOSA!

La prossima volta, motley crue!


mercoledì 15 settembre 2010

E nell'attesa una maglietta dei ramones.

Sono sempre seduta all'ultimo banco
attaccata al muro.
Mi piace come posto,
mi sento protetta
e quando voglio mi posso anche nascondere un pò...
Prendermi una pausa
e scrivere il ritornello
della canzone che ho in testa.
Oggi era una delle tue, lo sai?
No. Ho 13 centesimi e non posso mandare messaggi
se no te l'avrei fatto sapere:
"Lo sai, ho scritto sul banco
due strofe di quella tua canzone che mi fa impazzire!"
Solo che poi sarei stata col naso appiccicata al cellulare
ad aspettare una risposta.
Quindi mi sono detta: "Fanculo!"
e mi sono messa ad ascoltare l'ennesima descrizione,
di chi? Non mi ricordo a che punto dell'appello eravamo arrivati.
"Ciao, sono Elisa e forse vivo. Non lo so, alle volte mi sembra solo di esistere,
ma in questi giorni vivo."
Questa sarebbe una bella descrizione:
"E dimmi Elisa, un aggettvo per descriverti?"
"Confusa, ma non su tutto, sia chiaro!
Uscita da questa scuola vorrei andare all'università e fare giornalismo.
Sono confusa su altre cose che non sto qui a raccontare..."

Vorrei parlare liberamente
ma mica con tutti ci riesco.
Con te ci riesco bene... quando ti ho davanti.
Ho bisogno di parlare!
Forse è per questo che ascolto da giorno il tuo cd
e prego che arivi l'inverno a congelarmi le chiappe!

Voglio parlare con te...
e per ingannare l'attesa, una maglietta dei ramones.





martedì 14 settembre 2010

Ed insegnare ad Elvis Presley a ballare.

Mi sento così nuova...
lasciando perdere i capelli tagliati
e quel paio di magliette nuove,
mi sento diversa.
Ho l'ipod pieno di canzoni di
Wanda Jackson e Joe Cocker
e sogno di incontrare anch'io
un Elvis Presley alle prime armi
ed insegnargli come stare su un palco
e come far impazzire le ragazze,
come raccontava quel libro dedicato alle groupie.

Sì, mi sento nuova.

lunedì 13 settembre 2010

Non mi ricordavo più l'odore dell'aria alle sette di mattina.

Ieri notte l'ho passata guardando video clip di vecchi gruppi rock
dove tutti hanno quei capelli bellissimi, quasi sempre biondi e cotonati
e ammiccano alla camera facendo innamorare miliardi di ragazzine innocenti.
Mi sono addormentata così,
tra una ciocca di capelli e l'altra.

E stamattina l'aria era così densa,
aria delle sette di mattina.
 Carica di quella tensione sottile di chi pensa:
"Eccoci un'altra volta."
Ma poi entri e non ti sembra cambiato niente;
oltre ai muri sporchi che raccontano un sacco di vecchie storie
e il tuo banco che l'anno scorso era pieno di ritornelli
delle canzoni di quel gruppo punk che ti faceva impazzire.

Ti guardi intorno e vedi le solite facce stanche
e pensi che non si abitueranno mai alla sveglia
e che qualche volta capiterà di arrivare in ritardo.

Non ti ho perso,
ma sei lontano...
Forse le cose andranno meglio,
bisogna far scorrere un pò di tempo.

La prof parla e io immagino l'alcatraz pieno di gente
il 10 ottobre e noi in prima fila
con due stelle al posto degli occhi
ad aspettare che quei quattro (vorrei dire cinque)
ci spacchino il cuore in due a forza di assoli di chitarra.

Mi erano proprio mancate queste risate alle sette di mattina.
Si mischiano col profumo dell'aria
che spero diventi fredda il più presto possibile
perchè il mio giubbotto di pelle
scalpita da mesi nell'armadio
e io voglio dargli la libertà!


mercoledì 8 settembre 2010

-43giorni.

Ci guardavamo negli occhi e sorridevamo,
stringendoci le mani e facendo battute stupide
per ingannare l'attesa...
Ma poi eccoli!
Paghiamo e sono nostri fino al 21 ottobre
e oltre.

Li abbiamo,
li abbiamo da ieri
e ogni volta che apro il cassetto e lo vedo
non ci credo.

"Ciao, abbiamo due biglietti per gli avenged sevenfold e siamo felici."


NOW YOU'RE NIGHTMARE COMES TO LIFE.

domenica 5 settembre 2010

Insomniac.

Perchè non vieni a dormire da me?
Il letto è piccolo ma ci staremo. Spalla contro spalla, mescolando i profumi, facendo forza ai cuori.
Tienimi sul tuo petto e raccontami
le tue storie di rock'n'roll.
Accenditi pure la sigaretta, non mi da fastido!
Tienimi sveglia tutta la notte a ridere,
Chiudiamo gli occhi quando le sveglie degli altri suonano.
Dormiamo così, in questo letto sfatto dai nostri corpi:
Jeans e calze a rete.
Barba incolta e trucco sbavato.
Non mi ricordo nemmeno il motivo della tua visita
ma sono contenta che sia finita così.


sabato 4 settembre 2010

Vieni a togliermi questi punti interrogativi dalla testa.

Ho un freddo porco!
Vieni a scaldarmi. Stringimi fra le tue spalle larghe,
lì vicino al tuo cuore ( voglio conoscere il suo battito a memoria...)
Perchè ti sento così lontano?
Perchè non mi inviti fuori !?!
Due passi sotto la luna piena e via in macchina
a parlare di quanto io mi senta stupida a chiederti:
"Ma tu mi pensi? Tu mi vuoi bene?"




L'ho scritto ieri notte su un pezzetto di foglio ambulante.
Ero già pronta, accendino in mano, a bruciare tutte queste parole
e  farle volare nel vento;
come faceva Liv Taylor in quel film di Bertolucci: "Io ballo da sola."
Ma poi ho deciso di tenermelo, questo ammasso di frasi
e di mettermi una felpa gigante per scaldarmi.... da sola.

venerdì 3 settembre 2010

"Ti amo, che cosa devo dirti ancora?"

UN AMORE PRONTO A SUDARE.


Un amore che comincia d'estate è un amore in salute.
è orizzontale, seminudo.
Si abbina all'allegria di canzoni furbe
mentre qualcun'altro porta il cane a pisciare sul lungomare degli astronomi.

Tutto quel sudure lo fa scivolare,
ma quando cade sa ridere di sè.
Si toglie gli anni,
tiene aperte tutte le finestre
informa il mondo.
Se il sole avesse solo un pò di humor
gli riserverebbe l'occhiolino del nonno al nipote sveglio.

Un amore che comincia d'estate non ha paura del cancro alla pelle,
non ha paura.
Fa comodo anche agli altri che possono così chiamarlo:
Stupido,
fatuo,
passeggero,
virale,
di basso profilo,
di cattivo gusto.
Possono tenere gli specchi dentro le federe marroni.

Quelli che si fingono più a favore
lasciano che si sappia il loro compatire
mentre dicono: " una vita ce l'abbiamo tutti."

Non è che gli abissi cambiano,
nemmeno l'idea di fortuna nè del suo contrario.
Fa solo prima a spogliarsi,
toglie un pò d lavoro a San Lorenzo.
Si prende cura di sè
lasciandosi andare alla barba che non si fa
al trucco che non si mette.

Un amore che comincia d'estate
si è perso la primavera
ma non lo si vedrà mai pensare all'autunno imminente.

L.Ligabue.

http://www.youtube.com/watch?v=bOTSviSUImk

giovedì 2 settembre 2010

Ci sei sempre stata.

"Eri solo più lontana ma TU ci sei sempre stata."
Ed è così, davvero.
Noi siamo quelle della categoria: "Ci sono persone che non possono far parte della tua vita anche se lo desideri da morire." Siamo quelle lì e non so se si possa fare qualcosa per cambiare le cose.
Ma tu ci sei sempre, tu e tutti i tuoi ricordi che mi sciolgono ancora il cuore, a distanza di anni.
Mi ricordo la scritta sul muro, le tue lacrime, i tuoi occhiali da sole, i tuoi capelli ancora lunghi e la dolcezza nascosta sotto a quelle felpe invernali.
Quanto parlavamo? I cellullari sempre senza soldi perchè ci dicevamo ogni cosa.
Parlavamo sempre, in qualunque posto. A casa tua, sedute sul muretto della tua scuola, al cinema...
Parlavo tanto anch'io, prima di rovinare tutto per paura di essere una parte così importante di una vita che non era la mia.
Ora come ora, pagherei oro per riavere indietro i miei 14 anni.
Ma bisogna andare avanti nonostante gli errori commessi.
Sarai SEMPRE con me, te lo prometto.

"Alla prossima telefonata sbagliata, G."


"Lei era entrata in quella parte di cuore dove ci sono le cose più buone, quella simile ad una credenza dei dolci dove c'è la nutella, i biscotti, le merendine, la marmellata; quell'angolo di cuore dove quando uno ci entra, succeda quel che succeda, da lì non uscirà mai.
Non c'entra l'amore.
Ci sono persone che da quando le conosci non smetti mai di volergli bene."
F. Volo
(che so che ti piace, quindi te la dedico, questa sua frase.)
 
Spero che leggerai tutto questo.

mercoledì 1 settembre 2010

Took a piece of you inside of me.

è strano ma ogni volta che mi metto seduta, penna in mano e foglio bianco, tutto quello che mi viene da fare pensandoti è disegnare cuori.
Cuori piccoli, cuori grandi, colorati di nero o lasciati in bianco...
Nessuna parola, solo cuori e tutti appartengono a TE.

Mi manchi J,
ma lo sai che ti ricorderò sempre con un sorriso.
Le lacrime non facevano per te!