giovedì 28 luglio 2011

Guarda ben oltre i miei occhi.
Vorrei tanto che lo vedessi anche tu, l'oceano intero che ha il tuo nome,
che di notte non mi fa dormire,
dove il tramonto è quasi bello come l'alba.
Vorrei farti capire tutto, vorrei trovare un modo.
Solo che se ti stringo forte tu non senti niente
e a parlare ci riesco soltanto in parte.
Ti prego, dimmi che almeno gli occhi fanno il loro dovere.

mercoledì 27 luglio 2011

Prologo.

Questa è per le nostre autostrade
per le nostre canzoni dimenticate da tutti e due.
Questa è per le piazzole di emergenza
per un amore speso al primo sospiro
per qualcosa che non è mai voluto nascere.
Abbiamo abortito un amore,
quanti possono dire di averlo fatto?

lunedì 25 luglio 2011

Le ragazze francesi con i capelli lunghi e le sigarette dietro alle orecchie.
I tramonti fanno male agli occhi,
esplodo emozioni sconosciute dentro allo stomaco.
Se mi stringi la mano sarò forte,
vedrai che le mie ginocchia non cederanno più, per nessuna ragione al mondo.
Quando i miei capelli saranno di nuovo lunghi
me li sposterai tu le ciocche ribelli dietro alle orecchie?
Quando avrò ancora i capelli lunghi, forse a metà schiena, lo sai che mi nasconderò dalla gente, dai loro complimenti, dai tuoi occhi-cielo e dall'orrore del mondo?
Ma tu continua a spostarmeli dietro alle orecchie,
io tanto mi sto abituando ai complimenti e ai sorrisi.

giovedì 21 luglio 2011

Male di miele.

Gli afterhours che fanno tremare i muri.
Non mi sento per niente bene, la testa gira che è un piacere.
La paura che mi incatena le gambe, non so più muovermi.
Lo sai che posso ucciderti guardandoti negli occhi,
posso farti rivivere tutto se voglio.
Come tremo, come mi sento fragile, questa musica mi sbriciola il petto.
Non voglio pensare al peggio,
non voglio pensare e basta.
*Alzare il volume e ballare con la sua felpa addosso*

martedì 19 luglio 2011

Ad un millimetro da me.

Che poi hai ragione tu,
sono sempre stata una di quelle adolescenti alternative a tutto che nessuno voleva capire.
Mi lasciavano fare, mi lasciavano mettere le mie all star dove, sui bordi, ci scrivevo tutti i ritornelli delle canzoni che mi piacevano di più.
Ne ho un paio di all star, quelle nere, dove di lato c'è ancora scritto in un carattere traballante:
SMELL LIKE TEEN SPIRIT.
E che se ci pensi bene, non ha senso.
Odora di spirito adolescente?
Tutti hanno il loro profumo, te l'ho detto, il tuo mi fa impazzire. Te lo sento sul collo, fra i capelli e vicino alla guance. E me lo sento ancora per un pò sulla pelle mentre prendo il treno per tornare a casa.
Leggerti Vecchioni in macchina mentre il cielo è incazzato e non sappiamo con chi,
farti capire che quello che provo veramente è difficile per me da spiegare e allora ti accarezzo la guancia e ti guardo dritto negli occhi, sperando che tu veda qualcosa, non tutto, ma qualcosa.
Mi piace anche solo starti a fianco mentre guardiamo Tarantino, mi basta anche quello. Saperti ad un millimetro da me.

domenica 17 luglio 2011

venerdì 15 luglio 2011

Mistero.

Sfiorarti la pelle e parlare.
Vicinissimi, siamo vicinissimi
e io piango e tu mi abbracci e siamo una cosa sola.
Voglio che tu sappia tutto di me.
Ho voglia di dirti tutto,
di non essere più un mistero, almeno per te.
Inizia tu a fare una domanda
e poi sarò tua.

mercoledì 13 luglio 2011

Foto2145

Le ginocchia sbucciate,
Filippo Timi mi fa piangere
ma io mi sento innamorata.

Riesci a sentirla la pace dei respiri sincronizzati?
La notte è ancora più bella con te che mi dici di non andare via,
di restare fra le tue braccia fino a che non mi viene un pò di sonno.
Io amo le notti con te.
Tirare giù i finestrini per fumare, la macchina che sigilla i nostri segreti sussurrati
e io non voglio più lottare per qualcosa che non posso cambiare, lo capisci?
Insegnami come fare a non odiarmi così tanto,
dimmi che c'è qualcosa di bello in me, che non sono da gettare via,
che una vita migliore posso costruirmela se voglio.

lunedì 11 luglio 2011

Mon amour.

Vivere di aria, con lo stomaco completamente vuoto.
Queste occhiaie sono merito tuo, mon amour
e io non posso far altro che prendere a calci il cielo e far cadere le stelle sui miei capelli.
Esprimi tutti i desideri che vuoi
e appoggia la tua bocca sulla mia fino a farla sanguinare.
Quando avevo quindici anni volevo tingermi i capelli di biondo per assomigliare a Courtney Love.
Forse era la chimica a parlare o forse era tutto un'altro modo di vivere quello lì.
Sono sempre stata una bambina silenziosa che non legava quasi mai con nessuno.
Mi piacevano le ore di arte a scuola, quando si doveva dipingere con le tempere e la maestra chiedeva silenzio. Io ero brava nei disegni astratti, nel mischiare i colori e raccontare comunque una storia.
Poi ho iniziato ad avere fame di abbracci, di baci violenti sui binari del treno, di mani che volevano a tutti i costi scoprire il mio corpo, di cuori impuri, di ciglia impastate di rimmel che quando piangevo si formavano righe nere sulle mie guance pallide.
Avevo fame di quegli amore che raccontavano le hole nelle loro canzoni,
quelle che ascoltavo sempre mentre pioveva e io sotto i portici mi divoravo mc flurry con gli smarties.

sabato 9 luglio 2011

Non potete capire la guerra dentro al mio petto
mentre non vedo un pacchetto da dieci di philip morris,
mentre vorrei essere qualcun'altra per non vedermi più,
per non restare a fissarmi gli occhi nello specchio
mentre cercano di trattenersi dall'urlare.
Non sono mai stata una grande professionista del vivere
o di parlare di grandi cose.
Preferisco restare abbracciata a te per tutta una notte,
preferisco che tu mi veda piangere o ridere, c'è differenza poi?
Preferisco il tuo sguardo, preferisco che tu mi dica che vada tutto bene
perchè così ci credo, ci credo davvero e riesco perfino ad accettarmi per quella che sono.

giovedì 7 luglio 2011

E se ci penso adesso mi fa un pò ridere.

Nelle cuffie avevo i baustelle e  mi sentivo sporca dentro.
Sporca che piangevo mentre il treno viaggiava verso l'ennesima fermata, tenevo i pugni stretti per non singhiozzare.
Mi veniva da pensare ai protagonisti di quei romanzi da due soldi che leggevo sempre, quelli che arrivati al limite massimo di sopportazione della propria vita, decidevano di perdersi in qualche città nuova e magicamente si ritrovavano a bere birra in dei bar di periferia accorgendosi di aver sbagliato ogni singola mossa. Non si sa poi se era colpa loro e delle pedine.
Io mi sentivo così. Avevo voglia di sparare al sole, di non avere più nessuno intorno e di andare dove nessuno conoscesse per filo e per segno i lineamenti del mio viso.
Mi ricordo che mi madre stringendomi qualche volta mi confessava che era davvero dispiaciuta di aver dato a me la metà delle attenzioni e delle carezze che aveva dato a mia sorella. Io le dicevo che andava bene lo stesso, che nonostante l'estrema debolezza mi sentivo una guerriera e che il suo amore l'avevo percepito lo stesso. Ed era vero.
Ecco, ogni  volta che ascolto i baustelle mi ricordo i miei terribili quindici anni e quel treno e quei pensieri che erano davvero ad un centimetro dal fondo.
I baustelle, i primi baci, prendere a pugni il mondo solo per sfogarsi, stringere i denti e andare avanti, i primi concerti, i lividi, le gambe magre.
A quindici anni ero davvero un disastro, non ne azzeccavo una.
E se ci penso adesso mi fa un pò ridere.

lunedì 4 luglio 2011

Mi sento un cuore nuovo che batte un ritmo strano ma che mi piace.
E mi sento anche bella se mi guardi, se mi sfiori le spalle e parli di come sarebbe bello partire e andare via, lontano da Milano che ormai non si salva più.
è un miscuglio di difetti da accettare, parole che vogliono resistere nel tempo e di labbra che vorrebbero baciarti per ore.
è come mettermi la tua maglietta,
nascondermi dai complimenti,
dirti cose che non ho mai detto a nessuno,
impararti a memoria,
le mie dita fra i tuoi capelli,
il tuo profumo,
è come se non ci fosse altro, come se volessi solo questo.

venerdì 1 luglio 2011