venerdì 30 dicembre 2011

Non mi farai male
perchè mai male mi hai fatto.
Fotogrammi di mani che si cercano
e cerchi di fumo a separarci, fra la nebbia.
Ma tu tieni sempre lo sguardo a nord-ovest
ed io cammino incerta con le braccia distese avanti
per non cadere.

Non mi farai male
perchè mai male mi ha fatto.


lunedì 26 dicembre 2011

Il cuore può cambiare forma ad ogni ora.

Prima o poi ci risveglieremo da questo coma emozionale.
I bicchieri in fila e i pugni stretti.
Le mie labbra rosse erano il centro del tuo universo
e le costellazioni che avevi dentro agli occhi, ti giuro, non le troverò mai più.
Il tempo smusserà i nostri difetti peggiori e il cuore finalmente smetterà di essere anestetizzato.
Un cuore libero, un cuore in catene, un cuore vergine.
Il cuore può cambiare forma ad ogni ora.
Oggi il mio era un cuore paralizzato.
E il tuo?

mercoledì 21 dicembre 2011

Cuore aperto.

Mi ricordo quando stavo rannicchiata sul tuo divano a guardarti dietro a quegli occhiali rossi,
e avrei voluto dirti che ci sarebbe sempre mancato qualcosa, che saremmo stati o troppo lontani o troppo vicini. Che le situazioni in bilico feriscono perchè sotto al filo c'è sempre un rasoio in queste storie qui, che parlano di sentirti come pugni dentro allo stomaco e poi pioggia sulla pelle.
Ti volevo dire che posso avere anche le ginocchia forti ma poi tutto il resto di me si spezza ed è normale che io cerchi di difendermi da tutto, con i denti difendermi da occhi, mani e sentimenti.
Non fraintendere tutto quello che ti dico.
Mi immaginavo sempre di passare pomeriggi lunghissimi con te distesi in qualche prato verde, io con il vestito bianco che non metto mai e tu con una camicia da sbottonare perchè il caldo ti soffoca.
E avremmo parlato di un sacco di cose. Ti avrei detto che il cielo d'estate me lo immagino come un mare calmo, un cielo liquido che se tendi una mano verso l'alto sulle dita ti rimane un pò di colore azzurro.
Tu avresti riso pensando che come storia è davvero stupida ma mi avresti capita e mi avresti accarezzato un pò i capelli, forse te ne saresti portato una ciocca vicino al viso per annusare il mio profumo.
E saremmo rimasti lì per tutto il pomeriggio. Fermi in questo nostro Eden personale che ci permette di riprenderci dal ritmo sfrenato della vita, dai dolori ingoiati insieme alle pastiglie per il mal di testa, dalle lacrime che non abbiamo pianto perchè non ce n'era il tempo.
Non è colpa nostra, non lo è mai stata.
Quindi se mi sentirai distante, se avrai bisogno ancora di me qualche volta, chiudi gli occhi e pensa al più bel cielo d'estate che ti viene in mente.
Io lo faccio e ti giuro che funziona davvero.

mercoledì 14 dicembre 2011

L'anima(nuda.)




Le Jardin

Des milliers et des milliers d'années Ne sauraient suffire Pour dire La petite seconde d'éternité Où tu m'as embrassé Où je t'ai embrassée Un matin dans la lumière de l'hiver Au Parc Montsouris à Paris A Paris Sur la terre La terre qui est un astre.

lunedì 12 dicembre 2011

Ci siamo sbagliate.

Quella da salvare ero io,
ci siamo sbagliate.
Eri tu che andavi nelle scuole private ed eri accettata.
Io ci andavo ma mi sputavano in faccia
e tu avevi giurato,
avevi promesso che non te ne saresti andata come fan tutte.
Che avresti accettato il mio caratteraccio
da ragazzina scomposta ed introversa che canta i baustelle.
Hai scritto sui muri che noi eravamo una cosa sola,
hai scritto su quel muro
e sulle mie scarpe.

sabato 10 dicembre 2011

La sensazione di vertigini
mentre fuori tutto è come sempre, normale.

giovedì 8 dicembre 2011

è la mia fermata, ti saluto.

Pestare i piedi più forte all'entrata della metro.
Lo sguardo stanco, il pacchetto vuoto.
Ne ho tante da raccontare.
Idee malconce, arredate come capita, sporche come poche.
I miei anfibi hanno voglia di ballare
e le mie unghie di graffiarti.
Lo sai anche tu cosa succede quando la rabbia metropolitana si mischia agli alcolici.
è una guerra nucleare, pochi passi e potrebbe esserci la bomba giusta. Quella che aspettava te per esplodere.
Non mi devi capire. Non mi devi amare e nemmeno compatire.
Devi farmi divertire, sudare, cadere giù.
Giù dove si sta bene, dove gli ansiolitici non servono e tu mi racconti un sacco di storie divertenti su quando la tua vita era tutta una barzelletta.
è la mia fermata, ti saluto.

martedì 6 dicembre 2011

Isabella che dice che il silenzio è fortissimo,
che se ascolti i joy division con il temporale e il cielo incazzo sogni alla grande.
Isabella cuore d'asfalto,
Isabella così fragile,
Isabella è ognuno di noi.

Al prossimo temporale vorrei abbracciarti forte e cantare "love will tear us apart."


Isabella che piange arcobaleni,
Isabella e gli antidepressivi,
Isabella che cresce,
Isabella che si perde.

lunedì 5 dicembre 2011

Sei un pugno nello stomaco.

Diamoci appuntamento alle quattro di mattina,
nel mio o nel tuo letto poca importa.
Importa la pelle, i centimetri che mancano a raggiungere la tua bocca
e le vene, le vene del collo che scalpitano.
Dicono sia tutto un gioco
ma questo fuoco che sento nel petto,
che mi brucia vivo il cuore non può essere finzione.
Balliamoci sopra questo letto, metti su un disco che ti piace e saltiamo a piedi scalzi, fino a sentirci male.
La stanza ci gira intorno e nei miei sogni le mie gambe sono sempre intorno al tuo collo, tesoro.
E ti giuro che non è la chimica a parlare,
che io ti sento dentro.
Sei un pugno nello stomaco.