mercoledì 30 novembre 2011

Equilibrio.

Tutto l'equilibrio che avevi costruito con cura
prima o poi si spezza
e cade giù.
E fa un rumore assordante.
Rumore di piatti rotti
e di urla isteriche, che vomitano verità amare in ogni angolo
insieme alla bile.
Ci stiamo distruggendo,
ognuno con le proprie armi
e con le proprie strategie.
Riusciamo solo a trattenere le lacrime dentro agli occhi,
Non.dobbiamo.piangere.MAI.

domenica 27 novembre 2011

Aggiornamenti.

Non dormo tanto,
leggo troppo,
voglio dimagrire ancora un pò,
i capelli crescono un centimetro al mese,
sono innamorata dei tuoi occhi
e delle tue fossette quando sorridi.


venerdì 25 novembre 2011

Il tempo

Il tempo non lo si può fermare. Lui ha addosso scarpe da ginnastica e corre come un matto e a noi non ci resta che restargli dietro, alla nostra andatura.
Il tempo non ha paura dell'età, non ha paura di restare da solo, non ha paura di farsi del male.
Noi sì, siamo terrorizzati.
Vogliamo vivere sempre al meglio, cercando di non inciampare nei lacci delle nostre scarpe di seconda mano. E allora cerchiamo di raggiungerlo, il tempo, anche se ci costa fatica, anche se dopo un pò ci scordiamo il motivo vero per cui stiamo sudando tanto.
Ma altre volte capita che incontriamo qualcuno che il tempo c'è lo fa scordare e allora è lì che si inizia a vivere.
Quando incontri qualcuno che ti fa smettere di correre, ti offre vestiti nuovi, una doccia calda e una sedia su cui finalmente far riposare le gambe.
Ecco, tu sei quella persona.
Tu mi fai ricordare che il tempo è nato per correre ed è una battaglia persa cercare di raggiungerlo.
Mi hai fatto capire che se corri non ti godi più niente, il paesaggio lo vedi sfuocato.
Mentre se ti cammino di fianco riesco a sentire i palpiti, a vedere le lacrime che cadono giù ma son di gioia e sembriamo tanto due quindicenni sotto alla luce di quel lampione.
Non corriamo più tesoro, mettiamoci le scarpe che vogliamo e viviamo. Perchè il tempo l'abbiamo fregato.
Abbiamo vinto noi.

martedì 22 novembre 2011

Fotogrammi.

Con la faccia distrutta dal sonno
mi chiedo come tu faccia a sopportarmi
con i miei silenzi e pianti isterici,
mi chiedo come tu faccia poi
a farmi sentire meglio cantandomi canzoni di De Andrè all'orecchio.

venerdì 18 novembre 2011

Violente.

Che lo sai che quelli come noi
non ascoltano mica musica per ginocchia fragili,
ci vuole il broncio. Le labbra arricciate e la testa alta.
Lecchiamo cartine corte e poi accendiamo, aspiriamo, guardiamo il cielo.
Il cielo che è grigio-asfalto e i desideri crollano mica ci stanno attaccati.
Crollano ed è una pioggia di coriandoli mentre noi balliamo come pazzi Iggy Pop.
Lividi sui piedi, sui fianchi, sulle gambe.
Non siamo state addestrate per fare le bamboline,
abbiamo così tanta rabbia dentro che ci scoppia il fegato 
e qualche volta se ci guardi negli occhi ti viene da piangere.
Siamo violente.
Violente e dolci come il miele.

lunedì 14 novembre 2011

E sai che per quelli come loro va bene solo una parola.

Erano cinque passi.
Cinque al massimo dieci, non uno di più.
Li ho contanti così tante volte nella mia testa,
tu eri distante cinque miei respiri.
Non era nemmeno questione di coraggio,
c'era solo da chiudere gli occhi e lasciarsi andare.
Io ero un ragazzina da poster alle pareti, da scritte sulle braccia,
da libri sottolineati e da cd presi in saldo.
Non sono mai stata regolare, superficiale o finta.
Potevamo incastrarci alla perfezione
come June e Johnny Cash
e sai che per quelli come loro va bene solo una parola:
per sempre.

mercoledì 9 novembre 2011

Crollare.

Perchè ci si vergogna di piangere?
Stamattina Courtney love mi urlava come una puttana nelle orecchie
e io avrei voluto tanto cedere un pò.
Accendermi una winston blue, macchiare il filtro di rossetto rosso e cedere.
Cedere dentro alla doctor martens, cedere in giubbotti di pelle leggeri, cedere in sciarpe di lana, cedere davanti a sconosciuti.
Guardatemi, sono così indifesa e invisibile.
Guardatemi crollare nel caffè delle otto di mattina.
Va tutto bene, il sole mette di buon umore tutti tranne che me.

domenica 6 novembre 2011

Les enfants qui s'aiment

Les enfants qui s'aiment s'embrassent debout
Contre les portes de la nuit
Et les passants qui passent les désignent du doigt
Mais les enfants qui s'aiment
Ne sont là pour personne
Et c'est seulement leur ombre
Qui tremble dans la nuit
Excitant la rage des passants
Leur rage, leur mépris, leurs rires et leur envie
Les enfants qui s'aiment ne sont là pour personne
Ils sont ailleurs bien plus loin que la nuit
Bien plus haut que le jour
Dans l'éblouissante clarté de leur premier amour.

I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore.

J.Prévert


sabato 5 novembre 2011

I cieli di novembre mi rendono malinconica.

Ogni mese il cielo cambia, i mei capelli crescono d'un centimetro, i muri sbiadiscono.
Le voglie restano e i sogni sono sempre quelli.
Non c'è bisogno che dica niente di nuovo,
ti mostro i lividi, nascondo i peggiori.
Sono sempre nello stesso posto dentro alla tua memoria,
se mi segui ti porto in un posto che mi piace
e ti racconto quello che agli altri nascondo.
Alla fine ci si vede quando capita,
ci si rubano gli sguardi,
si conservano quelli migliori,
si cacciano sotto alle scarpe i pensieri violenti
e si vive.
I cieli di novembre mi rendono malinconica,
mi sento una foglia che cade, fragile come poche al mondo.

venerdì 4 novembre 2011

Gole rosse
capelli davanti agli occhi
mani dentro alle tasche
fumo denso
pioggia di novembre
smalto azzurro
doctor martens
pensieri violenti
labbra morbide
carattere del cazzo
cappuccini delle undici
segreti svelati
mani fredde
baci sulle guance

Il venerdì è fatto di questo.

giovedì 3 novembre 2011

Ti piacciono i led zeppelin?

è tutta una questione di saper lottare e difendersi.
Mi mancano un sacco di cose ma tutte questa mancanze
le caccio nelle tasche e vado avanti.
Ti piacciono i led zeppelin?
Ti prego, rompiamo le regole,
ti porto al parco che adesso è un miscuglio di foglie gialle e rosse,
che se chiudi gli occhi ti sembra anche di sognare un pò.
Stringimi.
Fammi ridere.
Lascia che tutto vada come deve andare,
che te ne frega se andrà bene o male. Basta che vada.
Lo sapevi che l'autunno è la mia stagione preferita?

mercoledì 2 novembre 2011

Siamo stati incroci di gambe pallide,
pelle che cercava pelle.
Capelli sciolti che arrivavano alla spalle,
bicchieri d'acqua fresca appoggiati alle labbra.
Elemosinavo attenzioni mettendomi jeans stretti,
ascoltavo Hendrix aspettando pullman puntualmente in ritardo
e dentro agli occhi, tu lo sai, avevo due fuochi.
Le tue mani erano grandi quanto basta per far tremare una ragazza,
modi gentili e parole gentili.
Dovevo correre via ma sono restata perchè non avevo niente da perdere.
Poi si sa che ci si allontana a forza di silenzi,
di spinte, di abbracci.
Ci si allontana così tanto che poi si diventa estranei di nuovo
e i nostri occhi non sono più quelli di prima.

martedì 1 novembre 2011

La verità ve la dico io.

La verità è che nascondo un'estrema fragilità
sotto ai maglioni e agli sguardi imbronciati.