domenica 31 ottobre 2010

Peter pan.

Ho deciso che mi svuoto la mente
e la riempio solo di canzoni,
quelle con il riff di chitarra prepotente,
dove stare fermi è impossibile.
Le serate dove c'è musica dal vivo
mi fanno star bene.
Quando la musica è talmente alta che ti rimbomba nel petto
e ti fa fischiare le orecchie
e quando canti la tua voce non la senti.
E poi ieri ero vestita solo di sorrisi
e leccavo via con il dito lo zucchero sul bordo del bicchiere.
Amo avere 17 anni.
Firmerei un contratto con Satana per restare così tutta la vita.
Anche perchè ho paura di crescere,
la gente non sorride più quando è grande.
Sindrome di peter pan?
Può darsi.


venerdì 29 ottobre 2010

Sole.

Il mio ottimismo senza cioccolato
cade in basso.
Fammi capire qualcosa, ti prego!
Non mi ricordo più di che cosa profumi,
mi impegno, ma non mi ricordo.
Non mi ricordo più tutte le sfumature dei tuoi occhi,
non mi ricordo più come si stava al tuo fianco.
E la tua voce? Dov'è finita?
Oggi ho visto LA meraviglia.
Stava nel sole che tramontava sul cavalcavia di Arcore
e i miei occhi prendevano il colore di quel cielo.
Avrei voluto chiamarti e dirti: "vieni, vieni a vedere questo tramonto con me."
Sarà per una prossima volta... forse.

"Sei la mia crepa nel sole."



giovedì 28 ottobre 2010

24 ore.

Sono mattinate dove
di prendere appunti non hai voglia.
Ti appoggi al muro e guardi fuori dalla finestra.
Che cosa si combinerà fuori di qui?
Quache volta la scuola mi fa soffocare,
non la sopporto.
Mi chiedo cosa stai facendo
ma poi suona la campanella dell'intervallo
e ti lascio andare via dalla mia mente
e poi succede
che rido così forte
che mi sembra che la terra stia tremando.
 Che bello ridere.
Lo stomaco ti si svuota, si sciolgono i nodi
e ti dici che non sei per niente sola.
Hai un mondo accanto a te.
Hai persone, prati, foglie e chilometri di cielo
e le nuvole che sembrano zucchero filato.
Non sei per niente sola
e questo ti fa ridere
fino a che la pancia non ti fa male
e gli occhi iniziano a lacrimare.
Sono mattinate
che dovrebbero durare 24 ore.



mercoledì 27 ottobre 2010

Un bicchiere.

Vedremo se poi questa legge d'attrazione funzionerà.
Per ora sono senza forze,
mi hanno tolto tutti i motivi per vivere
e non parlo di persone
ma di caffeina, teina e cioccolato.
Mi restano solo libri e fogli bianchi,
speriamo che non facciano parte della dieta pure loro!
La mia situazione mentale è un disastro,
totale caos
ma per ora non ho voglia di rimettere in ordine niente.
Ora come ora
vorrei farmi un bagno caldo
con un sacco di schiuma
e avere Bukowski che mi racconti
che cosa faceva quando era giovane,
proprio come me.
Cosa faceva per superare tutta la merda intorno?
Buttava giù qualcosa d'alcolico?
Ho una bottiglia di vino rosso in frigo,
magari dopo mi faccio un bicchiere...



lunedì 25 ottobre 2010

Pioggia e terzine d'amore.

Queste mattina nere e piene di pioggia mi piacciono.
Inverno sei arrivato, bentornato,
mi eri mancato.
E poi la sorpresa di stare chiusi in aula video
con le mani ghiacciate
ma il cuore che prendeva fuoco mentre
 sentiva Benigni che recitava il canto
di Paolo e Francesca
e spiegava ridendo
dell'amore che sa di eterno,
l'amore scintilla della vita.
E io quasi piangevo
mentre intorno c'era un vuoto fatto di sbadigli
e parole inutili.
Ma non importa,
Benigni mi ha riempito l'anima di immagini bellissime di vita.
"Ognuno di noi è unico, quando moriremo (si spera il più tardi possibile chiaramento)
non ci sarà più nessun'altro come noi, non è meraviglioso?"
Mi ha risistemato le ossa rotte e quel pezzo di cuore che si era scucito.
Ognuno si rialza con il suo metodo,
a me basta ascoltare qualcuno che legga terzine d'amore puro
per ricredere nel mondo.

domenica 24 ottobre 2010

Ci arriveremo.

Sono pomeriggi stanchi,
che si passano davanti ad una tazza di cappuccino
in un bar
ridendo della vita
e di chi non se la gode.
"Svegliati! Sorridi!"
Noi sappiamo ridere, ne sono convinta
e sappiamo che, nonostante qualche dolore passeggero,
la vita è bella
e i nostri cuori battono ancora come quelli di due bambine innamorate.
Arriveremo, prima o poi al nostro paradiso
fatto di neve, cioccolata e vinili che suonano giorno e notte,
te lo prometto C,
ci arriveremo.
Siamo ancora due bambine
con troppi sogni
e con mille sorrisi da distribuire
al mondo,
che anche se ci fa male,
è la nostra casa.



venerdì 22 ottobre 2010

Lettera aperta.

Vorrei correrti incontro e trovolgerti in un abbraccio,
avevo proprio voglia di vederti.
Alla fine era da un bel pò che non ci si vedeva
e già da stamattina a me tremavano le ginocchia.
Dio, mi sento così stupida! Sto qui a piangere dopo averti mandato l'ennesimo messaggio.
Sono io, mi faccio sempre investire dalle persone
mentre dovrei solo prendere le cose come vanno, con leggerezza.
Ti avevo scritto una lettera qualche mese fa e un pezzo diceva:
"Non m'importa, voglio viverti per tutto il nostro tempo."
Stasera potevo viverti, ho sprecato un'occasione,
avevo il cuore che esplodeva, pieno di cose da dirti, c'era dentro anche qualche stupidaggine.
Quella lettera l'ho piegata e messa nel portafoglio, forse la terrò per me.
Non finirò mai di chiederti scusa, non vorrei ma rompere promesse come vetro...
perchè quella di stasera era una promessa.
Mi dispiace,
volevo stare in un angolo a ballare e guardarti suonare.
E invece sono qui in pigiama, a piangere e ad ascoltare Bruce Springsteen... senza più cioccolato in casa.
Io ti voglio bene, forse non dovrei, ma sei in lista d'attesa per entrarmi nel cuore.
Sei una di quelle persone a cui si vuole bene da subito... o almeno, così è per me.
Quante verità in questa sottospecie di lettera.
Dici che dovrei toglierti un pò dai miei pensieri?
Io circolo ancora nei tuoi?
Avevo intenzione di scoprirlo stasera guardandoti negli occhi,
spero di farlo un'altra volta. Ne ho bisogno.

martedì 19 ottobre 2010

Incerta.

Camminerò incerta sugli stivali,
quelli con poco tacco
e cercherò di sembrare più grande
con qualche kilo in più di mascara sulle ciglia.
Non voglio sempre sentirmi una bambina,
di quelle che quando vedono un vetro appannato
iniziano a disegnare cuori.
Voglio essere alla tua altezza,
ondeggiare su poco tacco.
Mi farà alta 1.83
e le mie gambe sembreranno ancora più
kilometriche del solito.
Ma che importa?
Sono sempre io
anche se nascosta sotto un trucco non mio.
Forse la serata la passerò nel bagno delle signore
provando, allo specchio, a sembrare una donna.


lunedì 18 ottobre 2010

Non credo.

Io non credo nella matematica,
nelle sue formule,
nei suoi calcoli.
Io credo nelle cose belle,
io credo nella poesia
e nei brividi dentro al cuore.
Io credo che per essere felici
basti un monolocale,
un giradischi,
qualcosa da mangiare
e noi distesi sul letto
a leggere a turno.
Una poesia tu,
una poesia io.
Io non credo nelle regole che non si possono cambiare.
Io credo che ognugno possa arrivare alla felicità
sbagliando e costruendosi la strada da solo.
Le regole le lascio usare ad altre persone!


domenica 17 ottobre 2010

I love you baby

Erano serate fatte
di pioggia, birre e teatro degli orrori,
che cantavano dentro alla macchina,
gettavano fuori disperazione dalle casse della radio
e io l'accoglievo in pieno petto.
"I love you baby, com'era bello fare all'amore con te."
Poi tornare a casa,
togliersi il trucco nero dagli occhi
e restare in calzamaglia e camicia da uomo
a leggere poesie d'amore,
sottolineando le parti migliori.
Guardare l'orologio e buttarsi sotto le coperte esausta,
le 3.30 di mattina
e sentirsi l'unico essere vivente sulla terra.
Alla fine è vero,
la poesia salverà il mondo...
un giorno.


giovedì 14 ottobre 2010

Come nei film.

Voglio saltare sul letto
con le scarpe
e poi farmi la doccia vestita
come nei film.
E avere i capelli di colore diverso
come la Clementine di Eternal sunshine of the spotless mind.
Scrivere sulle pareti
le poesie che mi prendono il cuore
e me lo fanno traballare per bene.
Ascoltare la musica a volume altissimo,
da farmi sanguinare le orecchie
e preparare dei muffin
mentre ballo
e penso che tutto quello che mi sta intorno non è male,
che lo posso sopportare se ci rido un pò su.
E poi hai ragione tu,
tutto dipende da come si guarda il cielo.
Io lo voglio guardare a modo mio,
scoprire che oltre all'azzurro
ci sono altri mille colori.
Io sono per l'adesso,
ma mi sembra che come adesso duri troppo
e mi sembra meglio così.
Magari se tu mi correggi la grammatica
io ti correggo il cuore.







mercoledì 13 ottobre 2010

Pensieri disordinati.

Oggi mi sento un pò come quella canzone degli strokes,
Quella che dice:
"So che da soli resistiamo e insieme cadiamo a pezzi."

Stamattina pensavo che il cielo
aveva lo stesso colore dei tuoi occhi.

Mancano otto giorni
e mi sento già le ginocchia tremare.

Vorrei offrire un caffè a Filippo Timi
e dirgli che è l'uomo più dolce del mondo
e che ha ragione, in fondo siamo tutti uguali,
Tutti facciamo la ca-ca-cacca!

Mi sono svegliata e avevo in testa la canzone di Janis Joplin:
"and take it! Take another little piece of my heart now baby,
and break it! Break another little piece of my heart darling."

Sono un pensiero dopo l'altro oggi.
Disordinati e senza filo logico.




martedì 12 ottobre 2010

Leggera.

Avrei voglia di passeggiare
nel parco con solo collante,
una maglia extra large di qualche gruppo rock, magari i poison,
ed un chiodo nero
e ai piedi tacchi vertiginosi.
Che importa se inciampo?
C'è il prato.
Se cado mi sdraio e guardo il cielo
che tanto nessuno verrà mai a tirarmi su,
devo sempre cavarmela da sola.
Voglio solo stare bene,
ridere di tutto.
Forse avevo capito male,
forse pensavo di trovare la mia poesia
fra le tue ciglia.
Non l'ho trovata,
devo forse piangere?
No,
vado a comprarmi delle scarpe tacco 13
e sfido Dio!
Voglio sentirmi leggera
come Courtney Love in quel video delle Hole, malibu.


lunedì 11 ottobre 2010

She's a rebel.

Vorrei restare così per sempre.
17 anni,
non uno in più.
17 anni e la voglia di spaccare il mondo a metà.
17 anni e mangiare sempre cioccolato giustificandosi
sempre con la solita frase: "Fa bene all'umore, altro che i diamanti!"
17 anni e ballare per strada
con i muscoli ben in vista
e un sorriso che acceca il sole.
17 anni e la voglia di costruire qualcosa
e di scappare via da questo paese che soffoca.
17 anni e i suoi vuoti allo stomaco.
17 anni e l'amore che si nasconde bene
e il bisogno di essere protette da qualcuno.
17 anni e i letti sfatti e i rossetti rossi per andare a ballare.
17 anni e le amiche fuori di testa.
17 anni e quella canzone dei green day
che giuri,
che sai
che Billie Joe stava pensano a te
quando la scriveva.
17 anni e le notti insonni
pensando che fra qualche mese
diventeranno 18
ma in fondo sai già
che non cambierà
proprio un cazzo.


domenica 10 ottobre 2010

e mille idee meravigliose.

Vorrei poter venire a bussare alla tua porta,
prenderti per mano
e andare in uno di quei locali
dove puoi ballare tutta la notte.
Mettere giù nello stomaco qualcosa di alcolico,
togliermi le scarpe
e guardarti mentre la musica mi scivola sui fianchi
e mi fa muovere a ritmo.
Vestito corto
e collo scoperto.
Labbra disegnate di rosso
e trucco nero sugli occhi.
E mi farei guardare tutta la notte...
E poi all'alba tornare a casa
con i piedi a pezzi
e il trucco colato
e addormentarmi nel tuo letto
mentre mi parli di cose semplici.
Il lavoro, la musica, i soldi in banca
e quel viaggio che non riesci mai a fare per i troppi impegni.
Vengo io!
Qualche valigia e mille idee meravigliose.
Accarezzami i capelli
dimmi che il mondo non mi farà a pezzi.




venerdì 8 ottobre 2010

Rinascita.

Io rinasco così,
dal nulla.
Dopo giorni NO
il giorno giusto arriva
e riesco a riprendermi il ritmo
e andare ancora veloce.
Era ora!
Sono ritornata a fare la pazza
e a cantare in macchina
con i piedi appoggiati sul cruscotto
e un sorriso pronto dietro alla curva.
La stanchezza si è trasferita
e con lei anche il tuo pensiero.
Indipendenza,
questo renderà sempre forte una donna.
Ascolto solo canzoni con un bel ritmo
di quelle che ti fanno muovere tutta
e il cuore mi ringrazia
perchè si è svuotato,
ora è leggero
come quello di un bambino.
Facci venire il mal di testa a tutti
con i miei sbalzi d'umore,
ma non m'importa.
E se nessuno mi inviterà a ballare
le mie gambe possono farlo anche da sole:



giovedì 7 ottobre 2010

Dillo alla luna.

"E se c'è qualcosa che non ti va
dillo alla luna,
può darsi che porti fortuna."

Avrei voglia di abbracciarti
con tutta la forza dei miei 17 anni,
e dirti:
"Ci sono io, lascia i tuoi dolori su di me,
non m'importa."
Tu mi hai fatto ridere
e allora io adesso voglio tirarti via
i pezzetti di vetro
che hai conficcati nell'anima...
Mi dispiace.
Sono troppo piccola,
forse non capisco,
forse sono solo troppo confusa
ma mi piace guardarti negli occhi,
mi piace tremare un pò.
E quando mi guardi
il cuore mi si tinge di azzurro.



mercoledì 6 ottobre 2010

Tormento.

"E quasi sempre tu hai provato a parlare
ma non sentiva nessuno."
Oggi mi sono sentita così
fin quando non sono venuta a salutarti
e il sorriso mi è arrivato in automatico
sulle labbra.
Mi manchi, ci manchi...
ma più che altro MI MANCHI.
Mi sento un pò persa senza di te,
non so con chi parlare,
tu mi potevi anche ascoltare per ore
mentri ti fumavi qualche sigaretta
dicendomi: "Eli, non ti preoccupare,
andrà tutto bene."
Ora me lo dicono altre persone
ma io non ci credo più.
Credevo solo a te
e ai tuoi occhi azzurri.

Però io sono forte,
io riesco a sopravvivere a tutto
anche se mi tremano le ginocchia
e vorrei trovare delle risposte concrete,
di quelle che ti fanno dormire tranquillo di notte.
Ma non me le darai mai,
io lo so.
Ti dovrei lasciar andare,
ma non ci riesco.
Le tue spalle larghe
mi tormentano.



martedì 5 ottobre 2010

Siamo fatti della stessa polvere delle stelle.

Oggi volevo ridere.
Ma il mondo era serio
e le persone anche.
Io volevo ridere, non affondare!
Le persone mi guardano
e si chiedono cosa ci trovi di così divertente
nel mondo.
"Ma non lo sapete? Noi siamo fatti
della stessa polvere delle stelle,
non è una cosa meravigliosa?
Non vi fa venire voglia di ridere?"

Io rido per non contarmi le cicatrici,
rido perchè una volta avevo detto
che il cuore non si può spezzare
ma se mi guardo allo specchio
abbasso gli occhi
e non ci credo più.
Il mio cuore è diventato un puzzle
da mille pezzi
e sto aspettando quel pazzo
che abbia voglia di ricostruirlo.

Ci sarà quel pazzo nel mondo?
Qualcuno che conosca a memoria il mio cuore
e potrà mettere apposto tutti i tasselli?
Spero di sì,
altrimenti lo aggiusterò da sola,
con immensa pazienza.



lunedì 4 ottobre 2010

Lunedì mattina fatti di sospiri.

I lunedì mattina
dovrebbero essere fatti
solo di sospiri.
E invece dopo il caffè
si incomincia a riempire pagine di appunti.
Ma ci serviranno poi tutte queste cose nella vita?
Mi serviranno per riempire i vuoti allo stomaco?
Nonostante il caffè
i miei occhi sono stanchi,
vorrebbero tornare indietro e sognarlo ancora un pò.
Ma non si può
o forse non voglio,
vorrei qualcosa di più reale di un sogno:
Un letto sfatto e la pioggia che non smette di cadere.
Un pub pieno di gente e solo i suoi occhi da guardare.
Io,sempre chiusa in un angolo, e qualcuno che mi venga a salvare.
Tu, lui, loro.
Non importa,
prenditi cura di me,
si prende cura di me,
si prendono cura di me.
Voglio essere debole per una volta sola.
Debole e fragile,
fatta di cristallo,
da sfiorare piano.
Ti prego, vieni a prenderti un pò cura di me
e io farò lo stesso con te, lo giuro.


domenica 3 ottobre 2010

Voglio qualcuno che mi abbracci
per ore senza dire una parola.
Perchè c'è sempre bisogno di parlare?
Il buongiorno si può dare anche con un sorriso
nascosto sotto i capelli spettinati e gli occhi stanchi.

Voglio qualcuno che mi legga poesie
mentre stiamo sommersi sotto le lenzuola,
con le mani che si cercano e si intrecciano
e che mi asciughi le lacrime
nel caso dovessero scendere.

Voglio stare chiusa in un bar
a prendere appunti sul mondo,
mentre una cioccolata si raffredda un pò
così che possa berla senza scottarmi.

Voglio qualcuno
che senza spiegazioni
si prenda cura di me,
chiudendomi nelle sue spalle larghe.



venerdì 1 ottobre 2010

Nove cieli.

Nove cieli,
una rosa
ancora nove cieli
e poi Dio.
Il paradiso non  è mai stato così interessante
e anche l'inferno con il suo lago ghiacciato.
E io mi perdo in questi mondi
mentre gli altri sbadigliano annoiati.
Mi immagino la Divina Commedia
come una storia d'amore.
Dante che attraversa inferno e purgatorio
per arrivare da Beatrice,
unica sua musa,
unico suo amore.

Penso a tutto questo
per non sentire che c'è qualcosa che non va
dentro di Elisa,
che qualche parete sta crollando,
che vorrei chiedere aiuto
ma la voce non mi esce...
E alla fine è vero:
Siamo macchine e
mi danneggi,
non sai mai come ripararmi.
Rimetti il cuore al suo posto!