lunedì 28 febbraio 2011

Elisa.

è bello nascondere il cuore
nei maglioni larghi di mio padre.


Il cielo grigio mi fa diventare paranoica.


Ho un sacco di punti interrogativi in testa, che non si tolgono.


Non voglio dormire da sola.


Non vedo l'ora di parlare francese.


Voglio scrivere un libro.


Nella vita precedente ero un lupo solitario.


Mi manca Parigi.


Le doctor martens sono piene di sogni.


Anch'io voglio preparare una valigia per andarmene come mia sorella.


Voglio essere sicura di tutto.


Non c'è più vino rosso in frigo.


Vorrei essere brava a disegnare.


Non vorrei andare a scuola domani.


Voglio avere i capelli
come Mathilda di Leon.

domenica 27 febbraio 2011

Sassi nel lambro.

Ci stanno cancellando le stelle
con tutto questo smog
e noi lanciamo sassi nel lambro
esprimendo desideri pesanti.
Fa freddo, 
la zona stazione è squallida
ma non ci viene in mente un posto migliore
per parlare un pò.
Che vogliamo andarcene, 
scappare in qualsiasi altro posto
che non sia questo
e toglierci tutti questi maglioni pesanti 
di dosso.

Lo sapevo, avrei dovuto mettermi
le doctor martens
per contenere tutti quei sogni.












sabato 26 febbraio 2011

Block notes.

Che se svuoto la borsa
escono fuori solo libri,
dizionari di francese,
un block notes e un sacco di Bic
che dimentico da tutte le parti.
Che sono fatta di questo io,
di parole che dedico ai passanti,
di poesie di Bukowski copiate in stampatello
e di parole buttate lì per ricordare qualcosa:
Pioggia.
Caffè espresso.
Camminare.
Guardare avanti.
Freddo.
Maglioni over size.
Fragilità.
Ossa.
Cristallo.
Cuore.


Ma a pensarci bene,
non sarà mai possibile racchiuderti in poche righe.



venerdì 25 febbraio 2011

Non hanno mai conosciuto la bellezza.

Ti chiederò se credi alla fine del mondo,
se hai paura a dormire da solo
o se qualche volta ti capita di piangere prendendo a pugni il muro.
E le lettere d'amore scritte in bella grafia
sono lettere false, pianificate a tavolino.
C'è bisogno di cancellature,
di lunghi tratti neri perchè
non volevo scriverti che i tuoi occhi sono dello stesso colore del cielo
ma che il cielo è dello stesso colore dei tuoi occhi;
che te l'ha rubato lui quell'azzurro.
Tu non hai colpa...
che il cuore non me lo aggiusti
me lo strappi, me lo allarghi, me lo tartassi.

I cuori intatti non hanno mai 
conosciuto la bellezza.


mercoledì 23 febbraio 2011

Pomeriggi.

Il cuore oggi mi balbettava
e tu avevi le mani bollenti
ma non riuscivi a scaldare le mie,
eternamente congelate.
E te l'avrei detto in un sospiro: "Che mani calde."
Ma non osavo immaginare poi 
il colore che avrebbero preso le mie guance.
Che tutta questa timidezza non l'ho chiesta io,
che mi fa quasi piangere restare ferma
e lasciare che la gente studi ogni mio movimento.
Fatemi nascondere dietro a qualcosa,
dietro a parole,
a poesie d'amore dolci come il miele
oppure comprate un disco di Patti Smith
e lasciate che si consumi nello stereo
mentre cerchiamo di capire che forme strane abbiano le nuvole.
Non lasciatemi da sola,
abbracciatemi qualche volte...
anche solo con il pensiero.

martedì 22 febbraio 2011

Accettare.

Avrete tutto da questa vita.
Avrete tutto, io ne sono convinta.
Avrete una casa, un affitto non esagerato
ed un marito che vi aiuterà ogni domenica nelle faccende di casa.
Avrete tutto perchè accettate tutto.
Accettate la violenza, l'odio, la società che va in pezzi.
Accettate tutto con un gran sorriso
guardando il vostro mondo troppo piccolo
senza nemmeno farvi mancare l'aria, ne sono convinta.
La vita sarà ai vostri piedi, insanguinata
perchè l'avete presa a schiaffi ogni giorno.
La vita sarà ai vostri piedi, congelata
per tutte le volte che avete allontanato le persone ad insulti.
La vostra "preziosa" umanità
la donate a pochi, e forse nemmeno a quelli.
Il cuore che pulsa veleno a tutte le ore
vi rende osceni
e senza nemmeno un sogno che valga la pena di essere rincorso.
Ma non vi fanno tremare le stelle?
Non vi fanno piangere le poesie lette piano?
E l'amore?
 Beati voi che riuscite a donarlo a pochi.

lunedì 21 febbraio 2011

Lista.

Mi fai piangere,
mi fai mangiare cioccolatini a tutte le ore,
mi fai cedere le ginocchia,
mi fai sorridere alla gente,
mi fai sentire senza confini,
libera.
Mi fai paura,
mi fai male,
mi spacchi il cuore a metà,
mi fai contorcere lo stomaco,
mi fai sentire inutile,
senza senso.


Dovrei alzarmi da questo angolo e andare,
camminare e non sentire la fatica.
Ma che ne sai, magari ritorno al punto di partenza
ma con tutto un altro sguardo,
con tutta un'altra anima...
quella accartocciata l'ho gettata via.







venerdì 18 febbraio 2011

Affogare.

Affogheremo, amore mio.
Affogheremo senza ribellarci, senza nessuna paura.
Il mare non c'entra,
è tutto un miscuglio di letti sfatti e lenzuola impregnate dei nostri profumi.
Adoravi le mie scapole pallide
e mi dedicavi poemi interi stando in silenzio.
Avrei voluto darti il mio cuore, 
chiuderlo fra le tue mani
e lasciarlo lì in eterno.
Ma non è stato possibile, non lo sarà mai
perchè tre cuori sono troppi per una sola persona.
Non piangerò mai
anche se il tempo è maligno.
oh, ora basta parlare,
il sole sta sorgendo dietro a tutti questi palazzi
e tu sulle mie labbra non morirai,
non affogherai. Respira.

(Appunto: non guardare
mai più Shakespeare in love.)

mercoledì 16 febbraio 2011

Chiamami ancora amore, chiamami sempre amore.

Ieri R mi ha fatto piangere.
Ma piangere bene, i pianti belli.
è arrivato e senza presentazione 
ha iniziato a raccontare con le mani in tasca
tutta quella poesie
e allora io ho pianto,
le lacrime mi son finite tutte dentro alla yogurt alla stracciatella.
R, hai ragione,
tu sei uno di quelli che ha sempre ragione
ma pochi lo capiscono.
"Perchè le idee sono come le farfalle
che non puoi toglierli le ali.
Perchè le idee sono come le stelle
che non le spengono i temporali.
Perchè le idee sono voci di madre
che credevamo di avere perso
e sono come il sorriso di Dio
in questo sputo di universo."


Io penso di amarti, ancora.



lunedì 14 febbraio 2011

canzone.

Ho trovato questa canzone dolce come il miele
e non faccio altro che farmi venire in mente te.
Nel ritornello dice:
"I wake you up in the middle of the night
to say I will never walk away again,
I'm never gonna leave this bed."

Dici che le canzoni possono diventare realtà?
No, vero?
Beh, non fa niente.
Io ci credo un sacco nelle canzoni.

sabato 12 febbraio 2011

Rebel Yell.

Io mi ricordo ancora 
le sere fatte di Billy Idol e sospiri leggeri.
Eravamo ancora piccole per uscire,
mamma ci teneva chiuse in casa perchè avevamo le ossa fragili
e il mondo doveva pesare tonnellate.
Fissavamo il soffitto fino a tardi, papà russava 
e non riusciamo ad ascoltare il ritornello di Rebel yell 
e ridevamo forte mordendoci i polsi per non farci sentire da nessuno:
"Perchè lei a mezzanotte urlava: ancora, ancora, ancora."


Oh, e ci facevamo certi balli scatenati con le gambe incastrate nei piumoni pesanti
immaginandoci ad uno di quei concerti punk-rock 
dove rischi di perdere anche il cuore oltre ai denti.





lunedì 7 febbraio 2011

un pò.

Che, come le ragazzine, mi mangio tutte le unghie pensandoti
e nelle vene sembra che mi scorra cioccolato fondente.


Penso che ti vorrei far rivivere un pò tutto:
I cocktail che vanno giù come acqua,
le ragazze che vanno sempre al bagno insieme
e l'alba che ci esplode negli occhi.


E vorrei anche crescere un pò io, 
vedere cosa mi aspetta:
cene con persone che non ho scelto,
ti presento i miei, amore
e le prove davanti allo specchio per sembrare una persona matura
mentre dentro ho ancora voglia di ballare.


E se fermiamo il tempo?
Cantiamo ancora in mezzo alla strada,
che la gente si gira a guardarci
ma noi siamo già al ritornello.

domenica 6 febbraio 2011

Ripara-ferite.

Perchè non si può vivere solo di notte?

Noi ci incontriamo solo di notte, dalle nove in poi.
Siamo i ripara ferite, gli amici ripara ferite.
Ferite che nessuno conosce, solo noi e il tuo appartamento che ci fa da cornice.

E mentre io ballo nel tuo letto canzonette pop tu mangi qualcosa, che lo stomaco c’è l’hai vuoto da un bel pò.

Ci proviamo anche a contare le stelle ma ci stanchiamo quasi subito e torniamo a terra, con ago e filo, a riprendere il lavoro che abbiamo iniziato.

Te lo vorrei proprio giurare come fanno i bambini
che quelle ferite fra un paio di settimane saranno solo ricordi.





Accetta.

Te lo disegno io il sole se non lo vedi.
Te ne do un pò io di calore se febbraio è  troppo freddo per  te,
non c'è problema.
Diamoci un'ora al giorno per piangere e disperarci
però le altre viviamole al meglio, con le gambe che reggono il ritmo sfrenato.
Accetta la mia proposta,
accetta la mia mano,
accetta il fatto che, anche solo con il pensiero, io ti aggiusto tutto quello che c'è d'aggiustare.
Non rifiutare i baci che ti do sul cuore,
che la bocca dovrebbe essere di qualcun'altro.
O forse è il contrario...
Che ho una festa dentro allo stomaco
e ti vorrei invitare.

mercoledì 2 febbraio 2011

18.

Che oggi pensavo che
ci sono tutte quelle canzoni che ti vengono dietro con l'età.
Prima sweet sixteen
e poi  "Well, she was just 17, you know what I mean."
Con i 18 invece mi viene in mente quella degli skid row:
"18 and life, you got it. 18 and life, you know."
Se ci sono le canzoni allora io mi sento più al sicuro,
le canto quando mi viene la malinconia o la paura di andare avanti.

Ma tanto lo so che resterò più o meno la stessa.
Che mi tremeranno sempre le ginocchia quando mi faranno i complimenti
e che mi asciugherò le lacrime con la manica  del maglione
e sorriderò poi al sole.