mercoledì 29 febbraio 2012

I graffi sulla mia schiena non saranno altro che i tuoi miglior lavori d'arte moderna.

Qualche volta vorrei diventare sottile come un filo d'erba, quasi invisibile.
Le mattine hanno cieli rosa che mi fanno pensare alle mie guance, quando ero più piccola, che cambiavano colore quando qualcuno cercava di dirmi "sei bella" senza che io lo interrompessi.
Ti ricordi quando ti ho detto che non sono timida ma che, al contrario, mi vergogno? 
L'ho detto perchè vorrei tanto che, al posto della mia faccia e delle mie labbra, la gente si ricordasse delle cose che dico, del mio cuore che balbetta come Filippo Timi quando parla e non recita.
Ho diciannove anni ma sono fragile come se ne avessi dieci. Il carattere docile di una bambina, gli occhi di chi va a letto sempre troppo tardi, i sogni erotici.
Mi pettino i capelli all'indietro mentre fumo una malboro light e mi dico che anche se non potrò sopravvivere a questo massacro di anime, non ne uscirò poi così male.
I graffi sulla schiena non saranno altro che i tuoi miglior lavori d'arte moderna.

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